Un anno fa la tragedia del Frecciarossa - VIDEO

Il racconto della nostra cronista giunta sul posto per prima

Un’alba di ferro, sassi e grida. Il bestione metallico è appoggiato di lato, squarciato e dilaniato dopo lo schianto contro la costruzione in muratura che si è sbriciolata come se nulla fosse. Sono passate le sei del mattino da pochi minuti. Fa freddo. La campagna lodigiana è scura. In lontananza si vedono i lampeggianti dei mezzi delle forze dell’ordine. Manca la testa del treno. Dove diavolo è sparita? Quando arrivo è la prima cosa che impressiona, mentre percorro la strada in terra battuta che fiancheggia i binari, in questo posto dimenticato da Dio che fino a oggi nessuno sapeva neanche c’era. “Disastro ferroviario a Livraga. Dopo il cavalcavia sull’A1”. Il WhatsApp alle 5.50 mi ha scaraventata giù dal letto e ora mi trovo qui a cercare di capire cos’è successo, il numero dei morti e i feriti, a fissare tutto e subito perché fra un attimo non sarà più lo stesso.

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