UCRAINA/3 - Lodigiano vicino a chi vive il dramma della guerra

Nel territorio è scattata una vera gara di solidarietà: ecco dove donare

Essere vicini, più vicini possibile a chi vive il dramma di una guerra che sa di casa. Anche se a migliaia di chilometri di distanza, il Lodigiano è alle porte di Kiev. È nei confini affollati di persone che fuggono dal pericolo, è nelle stazioni della metro trasformate in rifugi, nelle sdraio a fiori che tanto ricordano la gioia di una domenica al mare e oggi sono nella mente di tutti perché viste una accanto all’altro sul pavimento di una stazione, ad accogliere chi fissa il vuoto, sperando che l’orrore passi. L’aggressione russa all’Ucraina, le bombe che piovono sul cielo di un Paese sentito come vicino, vicinissimo, suscitano emozione e mobilitazione nel Lodigiano. E nella terra che per prima è stata sotto gli occhi del mondo per lo scoppio dell’emergenza coronavirus, nella gente che per prima in Occidente ha vissuto le privazioni della libertà negata per evitare il diffondersi nel contagio, la reazione alla guerra è tutta nella partecipazione. I palazzi delle istituzioni si colorano di giallo e blu; i cittadini si ritrovano e protestano per il “no” alla guerra, o per pregare e riflettere insieme; si danno da fare per raccolte dirette ai nuovi profughi di guerra. Le informazioni corrono su Whatsapp e spuntano locali trasformati in depositi temporanei, per accogliere gli aiuti. Basti pensare agli spazi della Faustina messi a disposizione da Sporting Lodi, ai punti di raccolta istituiti a Borghetto Lodigiano, alla comunità familiare Il Battello di via Fratelli Kennedy da L’Arsenale dell’Accoglienza, per beni di necessità in risposta all’appello lanciato dal Sermig - Arsenale della Pace, per dare una mano concreta e straordinaria per sostenere i profughi in arrivo a Baia Mare, in Romania. E sempre al Sermig di Torino sono destinate le raccolte della parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo di Lodi (si raccolgono legumi, tonno, coperte, sacchi a pelo, trapunte, mercoledì 2 marzo tra le 20 e le 21 in oratorio), all’Oasi dell’Infanzia di via Carducci 1 a Lodi Vecchio (grazie a Fratelli Sea, tutti i giorni fino a giovedì 3 marzo, dalle 18.30 alle 20, che si impegna anche a ritirare i beni raccolti dalla parrocchia di San Gualtero), alla sede della cooperativa Maisoli in via Diaz 2 a Salerano (oggi e mercoledì dalle 15 alle 18).

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