Truffa telematica con mail del parroco

L’ultima frontiera delle truffe a Melegnano. Tentano il raggiro via mail spacciandosi per il parroco del Giardino don Paolo Stefanazzi. In passato c’erano stati i finti tecnici del gas, i sedicenti “amici del figlio” e le false assistenti sociali. Sinora, però, i truffatori non avevano mai osato spacciarsi per un sacerdote. Stavolta, invece, è andata proprio così.

È successo tutto nella tarda mattinata di ieri, quando è iniziata a circolare una email apparentemente proveniente dalla casella di posta di don Paolo. In realtà si trattava di un falso, come nel pomeriggio ha avvisato il sito della parrocchia di San Gaetano guidata da don Stefanazzi. Sta di fatto che, recante in calce la firma di don Paolo, il messaggio non era certo dei più rassicuranti. «Mi ritrovo in una situazione difficile, avrei bisogno di un aiuto finanziario - scriveva tra l’altro il finto sacerdote, che diceva addirittura di trovarsi in Costa d’Avorio -. Solo un prestito che ti rimborserò non appena sarò di ritorno dal mio viaggio. Sono nell’attesa urgente di una tua risposta». Che ovviamente doveva avvenire via mail a quell’indirizzo di posta elettronica, avendo il sedicente don Paolo perso il telefono cellulare. E così ieri mattina, tanto sorpresi quanto spaventati, non pochi melegnanesi hanno contattato il sacerdote. «Si tratta di un tentativo di raggiro bello e buono - ha detto il parroco raggiunto telefonicamente nel primo pomeriggio -. A quanto pare qualcuno ha violato la casella di posta della parrocchia, di cui ha recuperato in particolare gli elenchi degli indirizzi mail».

È stato allora che, servendosi di una casella di posta in tutto e per tutto simile a quella della parrocchia di San Gaetano, i truffatori hanno inviato decine di mail recanti la falsa firma di don Paolo. Spacciandosi per il responsabile della parrocchia in zona Giardino, insomma, gli impostori volevano in qualche modo carpire la fiducia dei melegnanesi. Qualora qualcuno avesse risposto al messaggio, poi, avrebbe preso il via la seconda fase della messinscena.

«Per fortuna l’allarme è scattato tempestivamente - ha rassicurato don Paolo -. Ecco perché a quanto ci risulta nessuno è caduto nella trappola». Ieri la parrocchia di San Gaetano ha comunque preso le opportune contromisure. «Abbiamo contattato gli organismi preposti - ha confermato il sacerdote -, ma presenteremo anche una denuncia a carico di ignoti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA