Truffa da due milioni di euro a Sant’Angelo, promotore finanziario a processo

Alcuni ex clienti si sono costituiti parte civile contro il 49enne che era già stato sospeso dalla Consob

È accusato di aver commesso truffe o appropriazioni indebite ai danni di una dozzina di clienti, comprese alcune facoltose famiglie di Sant’Angelo Lodigiano, per un ammanco complessivo dell’ordine dei due milioni di euro. Per queste ipotesi si è aperto il processo a Lodi a carico di un promotore finanziario (attualmente sospeso) in attività dal 2009 a Sant’Angelo dopo aver lavorato in un primario istituto bancario, A.O., 49 anni, tuttora formalmente residente in un paese del Santangiolino. L’ex bancario, assente all’udienza, ha chiesto attraverso il suo difensore Valerio Rozza di essere ammesso alla “messa alla prova” e il tribunale deciderà al riguardo alla prossima udienza, a metà novembre. In caso di ammissione, l’imputato dovrà offrire un risarcimento e affronterà un periodo di lavori socialmente utili, durante il quale il processo verrà sospeso e quindi seguirà una valutazione: in caso di esito positivo, potrà essere prosciolto dalle accuse.

Alcuni ex clienti del promotore finanziario si sono costituiti parte civile, con gli avvocati Pietro Foroni di Lodi e Luca Montepietra di Imperia. Obiettivo dei legali è di vedere intanto riconosciuta, in sede civile, la responsabilità solidale di Fineco e di Copernico, le società per le quali il promotore lavorava. Un primo tentativo di mediazione civile con il promotore avviato da uno dei clienti è andato per ora a vuoto.

I fatti contestati spaziano tra il 2016 e il 2017 e sembra siano avvenuti grazie alla piena fiducia che i clienti nutrivano nel promotore. Il alcuni casi gli avrebbero affidato anche i loro codici personali per operare sui depositi. A seguito di una prima segnalazione effettuata da Fineco alla Consob nel 2016, il promotore aveva subito una prima sospensione dall’Albo unico dei consulenti finanziari, accusato di “aver fornito ai clienti resoconti non veritieri”. Nello stesso 2017 però una signora di Sant’Angelo lamentava di aver versato allo stesso A.O. oltre 300mila euro per investimenti sul “mercato parallelo” e di non aver più ottenuto nulla dopo aver chiesto il disinvestimento un anno dopo, ed emergevano altre situazioni di clienti cui erano “spariti” fino a 800mila euro e bonifici dai conti del promotore a quelli di un’altra persona. Per questo lo scorso anno la Consob ha disposto nuovamente la sospensione, per 180 giorni, in attesa di valutare un’eventuale radiazione. Due pensionati della Bassa avrebbero perso 80mila euro, tutti i loro risparmi.n

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