Tre concorsi a San Colombano

Il Comune di San Colombano corre ai ripari dopo le cinque cessazioni di rapporto di lavoro che sono intercorse nel 2012: la giunta ha già dato via libera a tre concorsi per assumere altrettante persone part-time nell’amministrazione banina. Due nuovi dipendenti saranno destinati a ricostituire l’ufficio sociale completamente sguarnito, il terzo andrà in dotazione all’ufficio tecnico. Nel corso dell’anno appena concluso il Comune ha dovuto fare a meno per pensionamento di tutte e tre le dipendenti (Maria Rosa Zorzini, Pinuccia De Carli e Maria Assunta Gatti) che si occupavano di assistenza domiciliare e che agli inizi degli anni Ottanta avevano fondato l’ufficio sociale di palazzo Patigno. Inoltre, negli ultimi dodici mesi è andato in pensione anche l’operaio comunale Mario Steffenini, figura storica del municipio, e infine a ottobre è scomparso Claudio Prandini, 54enne tecnico comunale.

Per effetto di queste cessazioni, che si sommano all’addio per pensionamento di Giovanna Ferrandi dell’anagrafe nell’estate 2011, il Comune è rimasto sguarnito di alcune figure chiave. «La pianta organica è in difficoltà, senza dubbio, perché siamo scesi sotto i 30 dipendenti, ben al di sotto di quanti ne occorrerebbero in teoria» fanno sapere dall’ufficio personale di palazzo Patigno.

Proprio per questo l’amministrazione ha deciso di dare il via a un programma di assunzioni, per quanto consentito dai vari blocchi imposti dal governo centrale. Il via libera è arrivato per un collaboratore amministrativo socio-assistenziale, per un esecutore socio-assistenziale e per un istruttore direttivo tecnico. I dettagli comprese le modalità di iscrizione non sono ancora stati resi noti. Tutte e tre le posizioni riguardano rapporti di lavoro con contratti a tempo indeterminato part-time a 24 ore settimanali.

«Abbiamo fatto il massimo per quanto consentito dalla normativa - spiega il sindaco Gigi Panigada -. La priorità è senza dubbio ricostituire l’ufficio sociale, che oggi di fatto è scoperto. Poi abbiamo scelto di potenziare l’ufficio tecnico, perché ci sembra lì la maggiore necessità. Vedremo in futuro se ci saranno poi altre possibilità, anche per le manutenzioni. Contiamo di chiudere le procedure il prima possibile, in modo da tornare ad avere un organico adeguato». La sofferenza maggiore è per l’ufficio sociale nel quale oggi non c’è in servizio nessun assistente per i servizi domiciliari agli anziani e ai bisognosi. L’assessorato coprirà le esigenze delle prossime settimane con il volontariato, ma si stanno studiando tutte le formule possibili per ripristinare quanto prima la funzionalità piena dell’ufficio.

Andrea Bagatta

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