«Trasporto pubblico, un nodo da risolvere»

I mali del trasporto pubblico, per lui, sono la “questione” lodigiana per eccellenza. Da affrontare e risolvere al più presto. Così come la disparità tra sanità pubblica e privata. Ex insegnante elementare, da trent’anni militante del partito, da due guida la sezione provinciale di Lodi. Giancarlo Volpari, classe 1941, originario di Polinago, provincia di Modena, è candidato alle elezioni regionali per il Partito socialista italiano. Lodigiano d’adozione, a portarlo in Lombardia nei primi anni Settanta è stato il concorso vinto come insegnante in una scuola elementare di Rozzano, dopo la laurea in Pedagogia all’università di Bologna. A Lodi ha insegnato per lunghi anni nel primo circolo di corso Archinti. Iscritto al partito da trent’anni, è stato segretario negli anni 1990 e 1991, prima della bufera di “Tangentopoli”, per poi tornare a impegnarsi attivamente una decina di anni fa e diventare nuovamente segretario.

Cominciamo da priorità e battaglie. Quale questione merita un’attenzione urgente da parte di Regione Lombardia?

«Sicuramente il trasporto pubblico locale per le condizioni difficili con cui sono costretti a confrontarsi i pendolari ogni giorno. Dallo stato dei mezzi su cui viaggiano ai tempi di percorrenza - spesso stravolti dai ritardi - ai servizi insufficienti nelle stazioni, come i parcheggi che sono sempre troppo pochi, a Lodi come a Tavazzano. Per l’alto numero di persone che coinvolge, la questione dei trasporti è una priorità assoluta. La struttura c’è, ma va potenziata, intervenendo sul parco mezzi, senza però che questo incida sul costo del biglietto. Anche il trasporto su gomma, in Italia, ha delle forti criticità. Il problema è che chi amministra raramente si rende conto della situazione salendo su un treno o su un pullman».

Quale il patrimonio da tutelare e come?

«La salvaguardia del territorio agricolo è certamente un’altra direzione importante della nostra corsa. L’agricoltura lodigiana e il suo sistema irriguo sono sin da fine Ottocento oggetto di attenzioni anche sovranazionali. Nell’ultima legislatura se n’è occupato il consigliere di opposizione del Pd Fabrizio Santantonio, presentando anche proposte molto positive, sarebbe fondamentale poter contare su un consigliere lodigiano che siede in maggioranza per avere maggiori possibilità d’azione».

Altra questione principe nell’agenda del partito è quella relativa alla sanità. Quali sono le proposte di intervento?

«Io sono per una sanità pubblica e voglio impegnarmi perché tra il pubblico e il privato non ci siano disparità. Questo non significa eliminare completamente i contributi alle strutture private, ma soltanto che questi non devono essere erogati a discapito di ospedali e fondazioni pubbliche».

È stato più difficile raccogliere le firme per presentare la lista alle regionali o sarà più difficile convincere i cittadini a recarsi alle urne?

«La raccolta di firme, per una forza politica che non ha l’organizzazione dei grandi partiti, può essere complessa, ma oggi la sfida, parlando con amici o semplicemente avvicinando i cittadini, è convincerli che ci sono ancora politici che meritano la loro fiducia».

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