Tra un anno il pronto soccorso

I piloni di cemento, a ridosso di viale Savoia, sono pronti. Serviranno come base di appoggio delle travi per il tetto del padiglione dell’accoglienza dell’ospedale Maggiore. Alla fine di gennaio dell’anno prossimo tutta la struttura sarà completa. A quel punto, con il cortile libero dal cantiere, le ambulanze potranno entrare nel nuovo pronto soccorso. La prima parte di quest’ultimo reparto, infatti, sarà agibile a novembre 2011, mentre l’intero reparto sarà aperto nella primavera 2012. Ci vorranno poi altri due anni per finire di ristrutturare l’ospedale, compresa l’ortopedia, la pediatria, le camere mortuarie e la centrale di sterilizzazione di tutti e 4 i presidi. Insomma, intorno al 2014, il piano d’interventi da 22,8 milioni di euro (16,3 in arrivo dalla regione), progettato nel 2001, sarà terminato.L’inizio A pensare per la prima volta di ristrutturare il pronto soccorso fu il direttore generale Andrea Belloli. Lo sviluppo del padiglione d’ingresso, invece, avvenne con Paolo Messina, mentre l’estensione dei lavori alla parte più vecchia dell’ospedale è un’elaborazione dell’attuale direzione, sulla base del ridisegno dell’organizzazione funzionale del presidio. I lavori in corso attualmente, al padiglione d’ingresso e al nuovo pronto soccorso, sono iniziati a maggio 2010. I finanziamenti si sono resi disponibili nel 2008. L’impresa capogruppo che esegue i lavori è il Consorzio Litta che raggruppa la Multimanutenzione e Rico di Milano.Il nuovo cantiereAl livello del marciapiede si troveranno l’ingresso, con un nuovo bancone dell’accoglienza e un locale bar. La struttura però non è ancora visitabile. Riusciamo a raggiungere, invece, con l’aiuto del responsabile dell’ufficio tecnico Maurizio Bracchi, il piano rialzato, 500 metri quadri di superficie calpestabile, che corrisponde all’attuale pianterreno, dove adesso ci sono gli sportelli di prenotazione e pagamento del ticket, oltre al bar e agli ambulatori. L’attuale bar lascerà spazio alla cappella, dove si trovava storicamente, mentre al posto del Cup ci saranno le sedi delle associazioni. Due grandi aperture sono quelle nelle quali saranno collocate le scale mobili e, di fianco, gli ascensori. Sull’estrema sinistra, una parte a forma circolare sorgerà una balconata, arredata con sedie e poltrone, che si affaccerà sulla hall d’ingresso del presidio. Da qui partirà il percorso d’ingresso all’ospedale: un corridoio lungo circa 40 metri e largo 5, delimitato da un colonnato in calcestruzzo. Qui troveranno spazio lo sportello bancario, gestito dalla Popolare di Lodi, poi alcuni servizi commerciali, probabilmente una farmacia e, circondata da una vetrata trasparente, la libreria. Sulla sinistra, il corridoio si collega con la parte vecchia dell’ospedale, a destra con la terza ala. Al terzo e ultimo piano troveranno spazio 12 sportelli del Centro unico di prenotazione e il servizio prelievi. Il pronto soccorsoLa parte attuale del pronto soccorso sarà dedicata temporaneamente a sala d’attesa e astanteria, ma quando i lavori saranno terminati verrà adibita a studi medici. La nuova sezione, invece, si apre sull’area per il triage. A sinistra sorgerà la cosiddetta “shock room”, 60 metri quadri, il doppio di quella attuale, divisa in due spazi per trattare due pazienti contemporaneamente: è una sorta di sala operatoria d’urgenza dotata di scialitica e altre strumentazioni operatorie. Su un lungo corridoio si aprono 5 stanze che saranno dedicate ad ambulatori specialistici. Alla fine di quest’anno saranno già in funzione. In fondo, a destra, trova già spazio la stanza per la nuova Tac, collegata all’attuale radiologia sotterranea. Di fronte, invece, sarà collocato il secondo angiografo per le pratiche in regime d’urgenza. «Sarà possibile - spiega Bracchi - trattare un paziente infartuato quando l’attuale apparecchio è occupato da un intervento programmato. Complessivamente il Dea (dipartimento emergenza e accettazione, ndr) diventerà di 1200 metri quadri: 800 metri, infatti, si aggiungeranno agli attuali 400. All’ingresso di via Secondo Cremonesi se ne aggiungeranno altri 2 in viale Savoia. La vecchia targa collocata davanti all’ospedale “Non dirci chi sei, ma cos’hai” troverà spazio in giardino. Nessun cancello circonderà l’ospedale, in segno di apertura e integrazione con il resto della città.

Al Maggiore di Lodi è ormai visibile la struttura in cemento armato del nuovo pronto soccorso, che aprirà tra un anno

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