Terzo raid alla cascina Mandella

La volta precedente i malviventi avevano fatto incetta di cibo per un valore di circa 130mila euro, una banda aveva anche tentato di portare via il gasolio

I ladri buongustai hanno colpito ancora alla cascina Mandella di Ospedaletto. Nella notte fra martedì e mercoledì i soliti ignoti hanno fatto irruzione nello spaccio della cascina, razziando prosciutti e formaggi. Per l’azienda agricola della Bassa si tratta del terzo episodio in meno di un anno. Secondo le prime ricostruzioni, la scorsa notte, verso l’una, i ladri si sarebbero introdotti alla Mandella forzando una porta, facendo scattare l’allarme.

In fretta e furia dunque, avrebbero razziato poco meno di una decina di prosciutti e tre o quattro forme di formaggio, dileguandosi nel buio. All’arrivo dei proprietari, i soliti ignoti erano già fuggiti col gustoso bottino che per cascina Mandella resta un danno tutt’altro che indifferente. La fame dei malviventi ancora una volta non ha risparmiato neppure prosciutti e formaggi di una storica cascina della Bassa e del suo spaccio alimentare. Per la terza volta in un anno, i ladri sono quindi tornati in azione, a novembre avevano fatto incetta di salumi, formaggi e carne per un valore pari a circa 130mila euro, mentre a febbraio la banda che voleva succhiare gasolio era stata bloccata dagli stessi titolari insieme al pronto intervento delle forze dell’ordine.

Nel primo caso, i malviventi avevano ripulito lo spaccio Raimondi, storico punto vendita di cascina Mandella, svuotando le due celle frigorifere con all’interno quattro quarti di carne bovina ancora da lavorare e forme di formaggi vari, per passare poi al banco frigo dove avevano preso 70 chili di salamelle, roastbeef, tacchini e pollo, per chiudere con 40 prosciutti interi da disossare e 20 forme di grana appoggiate sul bancone. Tutt’altro stile quello dei ladri, finiti in manette, dopo aver tentato di sottrarre gasolio dalla cascina. La banda era penetrata nella proprietà scavalcando la recinzione e aprendo dall’interno il cancello, quindi i cinque si erano diretti alla cisterna di carburante sull’aia e avevano riempito 7 grosse taniche da 40 litri l’una, dirigendosi verso l’uscita, convinti di non essere visti. Ma il proprietario si era accorto, e senza perdere tempo aveva dato l’allarme al 112 e studiato come ostacolare la fuga dei malviventi in attesa della pattuglia.

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