Tem: «Confermate tutte le opere»

Ieri la Tangenziale est esterna di Milano è arrivata al suo ultimo atto su carta: l’approvazione del progetto esecutivo. Il consiglio di amministrazione del gruppo TE, partecipato in maggioranza da Tem, Tangenziali esterne Milano, nel pomeriggio ha alzato le mani per srotolare sul tavolo e poi sul terreno l’ultimo schema. Quello della progettazione esecutiva, che non si può più modificare (almeno in linea teorica), e che serve da modello per la realtà. Su di essa i cantieri modelleranno il loro avanzamento in mezzo al confine lodigiano-milanese.

Il progetto esecutivo “completo” - quello parziale esisteva già - prevede un’autostrada da 1400 milioni di euro da completarsi entro giugno 2015. Da Cerro al Lambro ad Agrate Brianza per 35 km complessivi, più altri quaranta circa di opere compensative stradali e ciclopedonali come la bretella nord di Melegnano o l’aggiramento ad est dell’abitato di Dresano. Il voto sul disegno esecutivo dell’autostrada chiude un “viaggio” durato dieci anni, iniziato nell’estate del 2001 con le prime ipotesi sul raddoppio della vecchia e intasatissima tangenziale est. Prima dell’estate scorsa, avvio dei cantieri e inizio degli scavi anche nei comuni dell’“area 5”, la zona milanese-lodigiana. Oltre il progetto esecutivo non sembra poterci essere più nulla, se non la prosecuzione dei lavori supportati da regolare capacità economica.

Nella nota diffusa ieri dopo l’ok - ha votato contro il socio Autostrade per l’Italia, che ha però il solo lo 0,25 per cento - il gruppo Te ha specificato che il progetto esecutivo della nuova tangenziale non costerà più del definitivo di un anno e mezzo fa. « L’attenzione riservata dalla società Te agli aspetti economici del progetto esecutivo completo ha consentito di evitare lievitazioni di costi tra definitivo ed esecutivo accusate da altre infrastrutture - si legge nella nota ufficiale del gruppo di Raffaello Berardi - e di facilitare la chiusura del project financing da 1,4 miliardi di euro previsto per la fine del 2013 attraverso un azzeramento di eventuali spese aggiuntive. Il risultato è stato conseguito ricorrendo a economie-ottimizzazioni progettuali che non comportano alcuna variante rispetto al disegno definitivo approvato dal Cipe». «Ma si faranno lo stesso tutti gli interventi di viabilità locale e di compensazione ambientale» anche con interventi migliorativi come ad esempio il nuovo centro sportivo di Cerro al Lambro. In cassaforte anche i progetti ambientali: «saranno migliorati. Attualmente risultano sottoposti alla commissione per la Valutazione dell’impatto ambientale e verranno al più presto approvati».

Emanuele Dolcini

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