Tem, c’è l’accordo sul contratto

La Tangenziale esterna sta trovando tutti i soldi che servono e ha firmato il testo del contratto di assegnazione lavori con la cordata di costruttori soci della concessionaria. L’annuncio è arrivato ieri dai vertici della società autostradale, dopo il lunedì di perplessità alla “Mobility Conference 2012” dell’Associazione lombarda industriali. Ieri la società Tem ha comunicato di aver coinvolto altri due istituti bancari, Ubi - Centrobanca e Bpm, nella completa copertura del montante di 1,7 miliardi di euro necessari a far partire i cantieri. Manca sempre quella registrazione alla Corte dei conti in arrivo dalla capitale, che si fa attendere dal 2 agosto dell’anno scorso. Tutto si muove verso il primo «buco per terra» e per il territorio l’ultimo punto interrogativo resta quello sull’effettiva realizzazione - fino all’ultima barriera verde - delle cosiddette «opere compensative». Cosa su cui alcuni comitati locali, tipo quello di Sordio, continuano a nutrire perplessità. Ieri in ogni caso sono stati due i nuovi capitoli scritti. In mattinata il cda davanti ai grattacieli del nuovo quartiere Garibaldi ha approvato il testo del contratto per l’affidamento dei lavori. I lavori puri, l’autostrada nuda e cruda insomma, costano 970 milioni di euro e vanno in assegnazione a Impregilo, Pizzarotti, Coopsette, Unieco, Cmb, Cmc, Itinera e Pavimental. Poiché i contraenti delle opere sono anche soci Tem, l’affidamento è in house e in house sarà anche l’ultimo atto della decennale storia, cioè la progettazione esecutiva. Sul fronte economico l’azienda presieduta da Fabio Terragni ha ottenuto dagli istituti Ubi-Centrobanca e Bpm, dopo Biis coinvolta settimana scorsa, garanzie finanziare per completare il project financing dell’infrastruttura a sei corsie, con inizio a Cerro al Lambro e termine 32 km a nordest in comune di Agrate Brianza. Di fronte a uno scenario che da lunedi scorso, dalla Mobility Conference in Assolombarda in poi, appare oggettivamente in accelerazione, le piccole realtà del territorio attraversato dal «serpentone» tornano a puntare i cannocchiali verso il certosino rispetto degli accordi di programma, quindi sulle opere di interesse locale. A Sordio ad esempio, che si troverà un casello a mezzo chilometro dal paese, il referente del comitato Tem Massimo Baldi annota «l’inesistenza di sicurezze persino sulla posa delle barriere antirumore. Su una cosa del genere, fondamentale, non abbiamo ricevuto garanzie né da sindaco e amministrazione, ormai completamente assenti nell’informare sulla Tem, né dalla Provincia di Lodi che ultimamente si è defilata dalla questione autostrada. Noi di Sordio siamo in prima linea ma ci riceve il comitato dei sindaci di Melzo, mentre stentiamo a trovare ascolto in casa nostra».

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