Tavazzano, Si Cobas chiede a forze dell’ordine e Procura di identificare gli aggressori. La protesta arriva a Lodi VIDEO

Nuova manifestazione dopo gli scontri della notte tra giovedì e venerdì, corteo in centro a Lodi prima dell’incontro con il prefetto

«La magistratura e le forze dell’ordine identifichino chi ha aggredito uno scioperante mandandolo in ospedale in gravi condizioni e arrivino a una ricostruzione chiara dei fatti»: così l’avvocato Eugenio Losco, uno dei difensori degli aderenti al sindacato autonomo SiCobas, questa mattina davanti ai cancelli della ex Pallex, da un mese e mezzo utilizzata dal gruppo Zampieri, sempre per operazioni di logistica, anticipa le prossime mosse dopo gli scontri della notte tra venerdì e giovedì. Secondo i manifestanti il loro blocco dei mezzi pesanti in ingresso e in uscita del magazzino sarebbe stato pacifico, mentre dall’interno dell’azienda un gruppo «di cinque o forse sette sorveglianti, cui si sono aggregati qualche decina di lavoratori, è uscito dai cancelli scagliando pezzi di bancale». Uno scontro durante il quale uno dei manifestanti si è preso una bastonata in pieno volto e dopo essere stato portato in codice rosso al Policlinico di Pavia, intubato, quindi dimesso l’indomani mattina con 15 giorni di prognosi, domenica è dovuto tornare in ospedale a Piacenza, dove abita, perché gli ematomi erano tornati a gonfiarsi. È stato visitato e quindi dimesso, nuovamente, nel pomeriggio.

«Alla base di questa situazione c’è una riorganizzazione di Fedex che non è stata ancora presentata in modo chiaro - osserva Aldo Milani, coordinatore nazionale SiCobas -. Lo scenario è quello di un’internalizzazione dei lavoratori delle cooperative, il che è un bel risultato, ma si passerà da 1600 a 800 lavoratori a livello nazionale. Diversi hanno accettato incentivi fino a 40mila euro per dimettersi, ma non sono i numeri di riduzioni che l’azienda si aspettava, che sarebbero invece molto più alti. Alla Zampieri ma anche da altre piccole logistiche è stato dato in subappalto il lavoro che al momento non si fa più a Piacenza, dove di fatto 300 lavoratori sono rimasti a casa. A nostro avviso poi Fedex ritornerà però tra diversi mesi all’hub piacentino, che è strategico per la sua posizione e che di fatto ha ancora tutti i macchinari».

Il sindaco di Tavazzano Francesco Morosini ha assistito questa mattina alla manifestazione, fortemente presidiata da tutte le forze dell’ordine. «Non avevamo mai avuto con le logistiche questo tipo di problemi. Ho parlato con un dirigente della Zampieri che mi ha spiegato l’accaduto dell’altra notte con una reazione accesa dei lavoratori ad atteggiamenti provocatori del sindacato che manifestava». Alle 13 l’incontro di rappresentanti SiCobas con il prefetto di Lodi Giuseppe Montella: «Chiederemo che sia identificato chi si è messo ad attaccare i manifestanti». spiegano dal sindacato autonomo. Il vertice è stato preceduto da un rumoroso ma pacifico corteo che ha attraversato il centro di Lodi.

Sugli scontri è intervenuto anche l’assessore al Territorio e Protezione civile, il lodigiano Pietro Foroni: “L’episodio avvenuto a Tavazzano, che condanno fermamente, apre inevitabilmente una riflessione– ha commentato – Ritengo sia doveroso, alla luce degli ultimi fatti avvenuti, affrontare il delicato tema relativo all’insediamento delle logistiche sul territorio lombardo che considero, come ribadito in diverse occasioni, avvenire in maniera urbanisticamente confusa spesso senza una logica di sviluppo territoriale e talvolta non costituisce occasione di sviluppo occupazionale duraturo, ma teatro di precarietà e incertezze per i lavoratori. Come già annunciato, Regione Lombardia sta studiando un intervento normativo che vada a disciplinare ed ordinare il fenomeno sottraendolo a quelle che sono spesso singole iniziative dei singoli Comuni slegate dallo specifico contesto d’area. Sarà altresì necessario all’interno di questo strumento normativo regionale incentivare il recupero delle aree dismesse, la riconversione di centri produttivi e trovare le giuste formule affinché anche l’occupazione sia caratterizzata da stabilità e certezza”.

Dalla Prefettura, all’esito dell’incontro durato un paio d’ore con due rappresentanti nazionali di SiCobas, è stata poi diffusa una nota: “Il Prefetto di Lodi, Giuseppe Montella, ha ricevuto una delegazione dei SiCobas, oggi in presidio davanti alla Prefettura in relazione agli episodi occorsi a Tavazzano lo scorso giovedì notte, presso l’Azienda Zampieri. Nel condividere le preoccupazioni dei lavoratori della cooperativa dipendente dalla logistica Fedex-TNT di Piacenza per la perdita di posti di lavoro, il Prefetto ha assunto l’impegno a rappresentare la delicata situazione della logistica agli organi centrali affinché si possa riprendere un tavolo interistituzionale di confronto ed esame volto a pervenire a una regolamentazione del settore con particolare riferimento ai rapporti tra le logistiche e le cooperative dei lavoratori dipendenti. Tenuto conto che sempre più frequenti sono le chiusure delle logistiche con trasferimento delle attività presso altri stabilimenti, il Prefetto, su richiesta degli interessati, si è impegnato a verificare presso i competenti Ministeri la possibilità che la nuova azienda possa assorbire i lavoratori licenziati. Disporrà l’intensificazione delle attività info-investigative al fine di verificare la sussistenza di eventuali situazioni di irregolarità presso l’Azienda Zampieri riguardante i servizi di vigilanza, che ad avviso dei rappresentanti sindacali, avrebbero provocato la contrapposizione. In accoglimento delle richieste dei partecipanti, ha assicurato l’interessamento della Regione Lombardia per verificare la possibilità di abbreviare i tempi per l’erogazione della cassa integrazione guadagni. Il Prefetto ha, tuttavia, ribadito con forza la necessità del rispetto delle regole nell’ambito della legittima contrapposizione tra il diritto di sciopero e quello del regolare svolgimento dell’attività lavorativa. Ha rammentato ai rappresentanti sindacali la necessità che le manifestazioni di protesta siano precedute dal congruo preavviso agli Organi di Polizia, così come previsto dalla vigente normativa in materia. In merito alla dinamica dei fatti dello scorso giovedì a Tavazzano, ha riferito che l’individuazione delle relative responsabilità rientra nella competenza della Magistratura che sta indagando in merito ai fatti accaduti”.

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