Tavazzano, dopo l’ennesimo incendio partito da un camino il sindaco chiede più controlli

«La manutenzione e la pulizia devono essere annuali», i proprietari rischiano multe

Canne fumarie dei camini sotto la lente d’ingrandimento, dopo l’incendio di Modignano, frazione di Tavazzano, di lunedì pomeriggio, l’ennesimo che interessa un camino. «Necessario attivare controlli a campione e un’attività di sorveglianza più stringente», chiede il sindaco di Tavazzano con Villavesco Francesco Morosini. Lunedì in serata il primo cittadino ha fatto visita alla famiglia colpita dall’incendio per sincerarsi delle loro condizioni e verificare non ci fossero strascichi ulteriori. L’incendio è stato controllato dai vigili del fuoco nel pomeriggio, e l’abitazione non ha perso i requisiti di abitabilità. Ma le fiamme di lunedì hanno replicato una situazione già vissuta diverse volte nel Lodigiano dall’autunno a oggi, almeno con la cadenza di uno al mese. E questo è un campanello d’allarme. «Felice che la situazione sia rimasta sotto controllo, dispiaciuto ovviamente per la famiglia, ma questo episodio deve portarci anche a una riflessione generale, perché ne sono accaduti e ne stanno accadendo troppi – dice il sindaco Francesco Morosini -. Chiederò formalmente e informalmente alla Provincia di Lodi di intensificare i controlli sulle canne fumarie e in generale sugli impianti termici del territorio. Ci devono essere verifiche a campione che possano rassicurarci sulle necessarie operazioni di pulizia e manutenzione che devono essere condotte su questi impianti».

La normativa prevede che per camini e stufe debbano essere condotti con cadenza annuale il controllo manuale e la pulizia manuale degli impianti, con intervento di tecnico abilitato, che deve poi riportare la segnalazione dell’avvenuto controllo sull’apposito libretto, in modo analogo a quanto avviene per le caldaie (ogni 2 anni).

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