Tasse sulle imprese, Lodi è ancora al top

Il livello di pressione fiscale sulle imprese attive nel comune di Lodi si conferma elevato. Con l’Imu che, per quanto invariata rispetto al 2013, continua ad incidere più che in altri comuni della cintura milanese. Un ufficio di 500 mq versa complessivamente 9.973 euro di imposte, un’impresa proprietaria di un capannone industriale di 5.000 mq versa 45.296 euro. Più eventuali oneri di urbanizzazione.

Lo dice il “3° Rapporto sulla fiscalità locale nei territori di Milano, Lodi e Monza Brianza” riferito al 2014 e presentato ieri mattina a Milano da Assolombarda. Tra gli 86 comuni presi in considerazione Lodi è al 15° posto della graduatoria generale, stilata dall’alto verso il basso partendo dal comune con il maggior carico fiscale sulle imprese (Milano) per scendere fino a quello più virtuoso (Rodano). Nel 2013 figurava al 13° posto, ma il rapporto di Assolombarda la colloca ancora tra i comuni in «posizione ad alta pressione fiscale».

L’indagine ha incluso anche i tre maggiori comuni del territorio lodigiano. Codogno e Casalpusterlengo si confermano tra quelli con il livello di pressione fiscale più basso e sono rispettivamente all’84° e all’85° posto (nel 2013 Codogno era all’82° posto, Casalpusterlengo sempre all’85°). Sant’Angelo Lodigiano, al 70° posto, migliora la propria classifica di dodici posizioni.

Per confrontare il peso dell’imposizione fiscale nei singoli comuni, Assolombarda ha ipotizzato due “imprese tipo” localizzate in contesti territoriali analoghi: una proprietaria di un capannone industriale di 5.000 mq, l’altra di un ufficio di 500 mq. Cinque sono stati i tributi analizzati: l’Imu, la Tasi (deliberata da un terzo delle amministrazioni comunali considerate dal rapporto), la Tari, l’addizionale Irpef e gli oneri di urbanizzazione. Per entrambe le “imprese tipo” sono stati calcolati i valori di ciascun tributo previsto nel corso del 2014. E per ogni singola imposta, distinguendo uffici e capannoni, è stata stilata una graduatoria.

Per quanto riguarda l’Imu, Lodi figura al 4° posto nella graduatoria riferita agli uffici (è stato di 8.108 euro l’importo versato dall’ “impresa tipo” considerata dal rapporto) e al 6° posto in quella riferita ai capannoni industriali (31.296 euro per ogni “impresa tipo”). Gli importi dovuti per la Tari sono stati, per uffici e capannoni, rispettivamente di 1.865 e 14.000 euro.

Mentre l’addizionale Irpef, che l’analisi di Assolombarda ha incluso «in considerazione dell’impatto diretto sui dipendenti delle imprese che operano sul territorio», è stata di 196 euro per ogni contribuente con 30.000 euro di reddito.

Quanto ai tre comuni del territorio, a Codogno l’ammontare complessivo dei tributi è risultato di 5.573 euro per gli uffici e di 35.443 euro per i capannoni; a Casale rispettivamente di 6.220 e di 41.463 euro; a Sant’Angelo di 11.019 e di 39.181 euro.

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