Tassa rifiuti, furbetti a S. Giuliano

Troppi i furbetti che negli ultimi anni non hanno pagato la Tia (Tariffa di igiene ambientale), dove lo scoperto a San Giuliano è di ben 3 milioni 554mila euro, di cui un milione 600mila euro maturato nel 2011.

Il segnale lo ha lanciato nei giorni scorsi il sindaco Alessandro Lorenzano. In particolare, fornendo alcuni numeri, il primo responsabile dell’ente locale ha fatto presente che per il comune è fondamentale recuperare le risorse che mancano all’appello per far quadrare i conti di un servizio il cui costo annuale si aggira sui 4 milioni 300mila euro, su cui grava un insoluto che ha raggiunto importi particolarmente elevati, costringendo la corsa ai ripari. In base ai dati forniti, andando indietro nel tempo, pare che per molti cittadini il tentativo di far finta di niente di fronte al bollettino di pagamento che arriva nelle case, si sia affermato come pratica. «Questa è l’eredità lasciata da Genia - afferma Lorenzano - dove l’inefficienza nel caso specifico si è tradotta nella mancata riscossione, con famiglie che in pratica fino a quando Genia ha gestito il servizio non hanno mai pagato, di conseguenza la copertura è stata garantita con soldi pubblici. Ci troviamo quindi di fronte a una situazione che rappresenta un danno per il comune, oltre che un’iniquità nei confronti dei più ligi». E aggiunge: «Il messaggio a questo punto è molto chiaro: ciascuno deve pagare il giusto, ma tutti devono innanzitutto fare il proprio dovere, altrimenti le conseguenze gravano sull’intera collettività, penalizzando anche chi è stato puntuale».

L’impegno di recuperate quanto spetta è essenzialmente a carico di Genia, che ha gestito il servizio fino ai mesi scorsi. A tal proposito arriva notizia che oltre un mese fa sono partiti 1700 avvisi di accertamento, a cui ne dovrebbero seguire altri, per una cifra di un milione 374mila euro. Insomma, aziende e singoli sangiulianesi che sino ad ora hanno fatto orecchie da mercante, snobbando i bollettini, a questo punto saranno chiamati a rispondere anche per il passato. Se del resto il limitrofo comune di San Donato un paio d’anni fa, a seguito di una serie di disguidi nell’invio dei bollettini, aveva avuto grosse difficoltà in termini di insoluto per il settore della refezione scolastica, a San Giuliano emerge che l’inciampo principale è sulla Tia. E sembra che in questo caso la crisi incida fino a un certo punto, in quanto negli altri settori la situazione generale sembra andare meglio, con maggior senso di responsabilità da parte della cittadinanza.

Visto l’ingente costo del servizio, per il futuro l’ente locale annuncia massimo rigore, con il fermo obiettivo di interrompere un trend in base al quale, ricorda il primo cittadino, «circa il 25 per cento di famiglie dal 2006 in avanti non ha pagato».

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