Sul pullman Line da Codogno a Piacenza il distanziamento è un optional

La denuncia: «Posti a sedere tutti occupati già a Codogno e poi a Guardamiglio sono salite altre persone che sono rimaste in piedi»

All’inizio la paura era che qualche studente restasse a piedi. Timore dettato dall’annuncio della Line che sarebbe spettato all’autista valutare se far salire o meno altri ragazzi in base al numero di quelli già sul pullman. Ieri mattina però il trasporto degli studenti da Codogno a Piacenza ha rivelato semmai il problema opposto, come documentato dalle foto fatte circolare dagli stessi passeggeri e denunciato dalla mamma di una studentessa di un istituto superiore piacentino: «Già prima dell’inizio della scuola ero in pensiero proprio per la criticità dei mezzi pubblici – confessa -. Sul pullman con fermata alle 7.03 a Codogno questa mattina (ieri per chi legge, ndr) sono stati occupati tutti i posti a sedere e a Guardamiglio sono salite altre persone rimaste in piedi. È assurdo il controllo meticoloso a scuola quando già sui mezzi non è possibile il distanziamento». La donna rileva come il problema fosse presente per altro già prima dell’allarme covid e come oggi richieda una soluzione urgente: «Al ritorno da Piacenza verso le 13.45 si assisteva già a scene da “assalto alla diligenza”, e ho il terrore al pensiero che possa essere ancora cosi con il virus in circolo». Nei giorni scorsi a sollevare il caso era stata anche un’altra codognese. E quelle che potevano sembrare esagerazioni, non lo sono più. «Il pullman della Line è l’unico mezzo che i ragazzi possono prendere perché non ci sono orari decenti dei treni. O arrivano a Piacenza alle 6.53 e attendono l’apertura della scuola alle 8.05, oppure il treno successivo arriva a Piacenza alle 7.57, il che significa arrivare in ritardo tutti i giorni di almeno 10 minuti. Stesso problema per il ritorno».

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