Strumenti chirurgici non sterili

Si indaga anche nel Lodigiano

Gli strumenti ospedalieri non sicuri arrivavano da un’azienda emiliana e finivano nelle sale operatorie di mezza Italia, provincia di Lodi compresa. È l’inquietante scenario emerso dalle indagini della Guardia di Finanza di Belluno, che ha portato alla denuncia di 7 persone e al sequestro di 234 contenitori per materiali chirurgici, principalmente ferri operatori.

I contenitori non erano a norma europea e potenzialmente erano molto pericolosi sia per i pazienti che per il personale sanitario, in molti casi non erano a tenuta stagna e potevano essere persino corrosi e attaccati dalla ruggine, con conseguente rischio di contaminazioni e infezioni.

Sette persone denunciate e 234 contenitori per materiali chirurgici sequestrati da vari ospedali italiani perchè non sicuri e privi della marcatura “Ce” . C’è anche la provincia di Lodi tra quelle finite nella bufera dopo l’operazione della Guardia di finanza di Belluno

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