«Stop agli sprechi e alla burocrazia»

«In Regione i primi a dare il buon esempio devono essere gli eletti e non gli elettori». Sono parole di Andrea Valentino, in corsa per le regionali nel collegio di Milano e provincia tra le file dell’Italia dei valori. 45 anni, sposato e padre di una bimba di tre anni, Valentino abita con la famiglia a Melegnano. Laureato in giurisprudenza ed abilitato alla professione di avvocato, lavora come cancelliere presso la Procura della Repubblica di Milano. Ha svolto per diversi anni il ruolo di difensore civico in vari comuni del Sud-est Milano, dove si è occupato in particolare della tutela dei cittadini. Attualmente Valentino, che sostiene la corsa al Pirellone di Umberto Ambrosoli, è responsabile del dipartimento regionale legalità e giustizia dell’Idv.

Quali sono le sue proposte per il Pirellone?

«Sono promotore del progetto “Regione trasparente”. Perché il cittadino deve sapere come vengono utilizzati i fondi pubblici».

E quindi?

«Io non ho alcun problema a pubblicare tutta la gestione patrimoniale della mia segreteria. Ma il discorso della trasparenza deve investire l’intera Regione».

Ci dica intanto quanto le costa la campagna elettorale...

«Personalmente spenderò meno di 2 mila euro. La campagna si baserà in gran parte sul volontariato e sulle cose fatte per i cittadini».

Per il Sudmilano, invece, quali sono i suoi progetti?

«Puntiamo ad un deciso incremento del livello occupazionale, tema che tocca da vicino anche il nostro territorio. Ed in quest’ottica vogliamo favorire soprattutto i giovani».

Già, ma in concreto quali sono le misure per battere la crisi?

«In primis penso ad una generale semplificazione. La burocrazia, del resto, ha toccato livelli intollerabili. Ma mi riferisco anche ad una sostanziale riduzione degli sprechi».

E per le famiglie, cos’ha in mente?

«Puntiamo ad una decisa riduzione del carico fiscale per i nuclei familiari meno abbienti. Tutto ciò richiederà una prospettiva di medio e lungo periodo. A differenza di altri, però, le nostre proposte non cadono nella demagogia, ma guardano al futuro nostro e dei nostri figli».

A chi si riferisce?

«La proposta di trattenere sul territorio il 75 per cento delle tasse pagate dai cittadini lombardi rientra nel novero dei “tormentoni elettorali ciclici” e denota un modo di fare politica che non ho mai condiviso. Spero solo che la gente non si faccia convincere da questi slogan e pretenda molto di più».

A Melegnano è molto sentito il problema della bonifica dell’ex chimica Saronio, che è di stretta competenza regionale. Se la sente di prendere un impegno pubblico in tal senso?

«Certo che sì. In città i maggiori problemi riguardano proprio il traffico e l’ambiente. Alcuni interventi decisi e mirati in questi settori renderebbero Melegnano molto più vivibile e accogliente».

Ma Ambrosoli è davvero la figura giusta per governare la Lombardia?

«È persona equilibrata e decisa, lontano anni luce dalla facile demagogia. Ambrosoli, poi, ha promosso una vera partecipazione diretta con il massimo coinvolgimento della società civile. Ecco perché sono convinto che sia la persona giusta».

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