Sos della Castellini al Comune

Ingresso vietato: la Fondazione si appella al sindaco

«Un ricorso al Tar presentato da un singolo cittadino costringe a complicati lavori pubblici un ente che offre lavoro a trecento persone e impone una viabilità interna a rischio. Intervenga il Comune e risolva questa situazione assurda». La Fondazione Castellini di Melegnano si sente “inchiodata” da una sentenza amministrativa che ruota attorno a un muro: quello che va ricostruito tra il fondo di via Manzoni e l’area parco e parcheggio interna alla struttura di via Cavour.

«Si tratta di un danno grave, a dispetto del carattere apparentemente irrisorio dei fatti», annota il presidente Massimo Sabbatini. La contesa su via Manzoni è l’esito di una vicenda più o meno decennale che ha visto da una parte la Fondazione utilizzare normalmente via Manzoni (sostanzialmente una strada a fondo cieco che esce da via De Amicis) per far accedere le auto all’area sosta interna; dall’altra gli inquilini dell’abitazione affacciata sull’ultimo tratto della strada, che hanno intrapreso anche la via legale. Sostenendo che il diritto di proprietà e utilizzo, fino alla linea di mezzeria, spetta esclusivamente a loro. Nei mesi scorsi il Tar, il Tribunale amministrativo regionale, si è effettivamente pronunciato a favore della parte privata, i residenti, generando provvedimenti obbligatori che la Fondazione melegnanese non esita a definire assurdi.

In pratica adesso l’ex casa di riposo deve ricostruire un muretto tale da impedire di entrare da quella parte nel parcheggio. Il punto però è che così, secondo i vertici della casa di riposo, si mette in moto un meccanismo complicatissimo che implica innanzitutto lavori edilizi interni; in secondo luogo produce come effetto inevitabile l’obbligo per i dipendenti della onlus di andare a cercare parcheggi “in giro” per Melegnano - impresa spesso ardua - fintanto che le opere non sono concluse. Infine, questa è forse la conseguenza più rischiosa, far entrare le macchine dall’altra parte, da via Cavour, significa andare a sovrapporre il percorso-auto al percorso degli anziani che escono nel parco alle spalle degli edifici.

Di fronte a tale panorama il presidente della Castellini invita a fare la cosa più di buon senso: «Il sindaco e l’amministrazione comunale di Melegnano dichiarino di pubblica utilità e acquisiscano a pubblico demanio via Manzoni, via De Amicis e altre strade della zona Carmine su cui ancora gravano lacci e servitù legate ai tempi in cui furono costruite - chiede Sabbatini -. Dichiarare di pubblico demanio una strada non è un processo particolarmente oneroso e noi siamo disposti ad accollarci una parte delle spese per l’iter del caso ».

Gli inquilini hanno vinto e la loro quiete è garantita dal Tar. Ma la Fondazione Castellini deve praticamente aprire un cantiere imprevisto da decine di migliaia di euro.

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