Sono arrivati a Melegnano i 34 profughi salvati dalla spedizione con il sindaco Bertoli GUARDA IL VIDEO

In cinque saranno ospitati dall’oratorio di Cerro, c’è chi raggiungerà parenti

Con i 34 arrivati a Melegnano e i 5 ospitati nell’oratorio di Cerro, in un giorno sono ben 39 i profughi ucraini accolti nel Melegnanese, che ancora una volta dimostra il suo cuore grande. Dopo la partenza su un maxi-pullman venerdì, sabato mattina è arrivata ai confini tra la Polonia e l’Ucraina la missione umanitaria di Melegnano, che ha portato in Italia 34 mamme e bimbi salvandoli così dalla guerra. Organizzata da Alessandro Pennella, della spedizione faceva parte anche il sindaco di Melegnano Rodolfo Bertoli, che ha voluto così portare la solidarietà della comunità locale alla popolazione vittima del tragico conflitto bellico.

Una volta scaricate le migliaia tra farmaci e generi di prima necessità raccolte nel Melegnanese, la delegazione completata dai tre autisti Marco e Alessandro Cella e Francesco Siragusano, dal medico Enrico Ceriani, dall’educatrice socio-sanitaria Germana Bertuzzi e dal traduttore Maksym Chervoniak ha fatto ritorno in Italia con le mamme e i bambini ucraini, che nella tarda mattinata di ieri sono arrivati a Melegnano e da lì sono ripartiti per le varie destinazioni dove saranno accolti dai parenti o dalle famiglie pronti ad ospitarli. È il caso ad esempio dell’81enne nonna Larissa che, arrivata in Italia con la figlia Maria e la nipote Eva, verrà accolta dall’altra figlia a Pescara. Ma c’è anche chi è in partenza per Roma e Savona, Milano e Cremona, dove in tanti hanno dimostrato una grande generosità: un po’ come la comunità di Cerro, nel cui oratorio ieri sono arrivati 5 profughi. «La disponibilità del parroco don Giancarlo Malcontenti e il lavoro incredibile di associazioni e gruppi organizzati hanno permesso l’accreditamento della struttura a Centro d’accoglienza straordinario, la capienza massima prevede la possibilità di accogliere tra i 30 e i 35 ucraini - afferma orgoglioso il sindaco Gianluca Di Cesare -. Anche grazie al ruolo di coordinamento del Comune, abbiamo raggiunto un risultato notevole, nel Sudmilano siamo la prima comunità ad accogliere con quella di San Giuliano».n

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