«Sistemate l’incrocio dove morì Altea»

Altea Trini, a 17 anni appena, perse la vita dopo essere stata travolta sulla Sordio-Bettola. Da quella tragedia sono passati solo due mesi e la gente di Casalmaiocco ha voluto lanciare una petizione on-line per la messa in sicurezza dell’incrocio “maledetto” tra la Sordio-Bettola con la provinciale per Vizzolo e via Dante. Ci sono stati decine di incidenti, alcuni molto gravi, avvenuti proprio su questo lembo d’asfalto negli ultimi quindici anni e gli abitanti non intendono più essere spettatori.

«Crediamo che non sia più possibile, ora , rinviare la realizzazione dell’intervento della riqualificazione dell’incrocio», sottolinea Luigi Visigalli, uno dei promotori dell’iniziativa. In realtà qualcuno ha già anche bussato alla porta del sindaco di Casalmaiocco Pietro Segalini, ma ora si tenta di allargare il fronte coinvolgendo la Provincia e la Prefettura di Lodi.

Per il momento nessuno sembra pronto a rispondere però, anche perché la soluzione sarebbe già presente nelle opere compensative derivanti dalla realizzazione della Tangenziale est esterna sul territorio: una rotatoria. «Apprezziamo la volontà di risolvere il problema - dicono i promotori della raccolta firme - ma ora non è più il momento di aspettare i tempi di qualcun altro. I tempi della Tem non si conoscono, non si conoscono le risorse messe in campo e sicuramente non è possibile aspettare il 2015. Non è pensabile attendere che altre croci popolino quel posto, proseguire col pensiero di altre vite spezzate. I cittadini sono esasperati: quell’incrocio va messo in sicurezza nel più breve tempo possibile».

Ecco perché ha preso piede l’idea di una petizione on-line, raccogliendo 35 firme a sostegno da Casalmaiocco (due sono arrivate da Tavazzano e una da Dresano). La richiesta è quella di eliminare il pericolo dell’incrocio, anche attraverso una soluzione provvisoria, in attesa che possa essere inaugurata la rotatoria prevista con la Tem. Che l’intervento tampone sia un impianto semaforico di sicurezza a chiamata (sempre che sia possibile collocarlo), dei dissuasori di velocità prima dell’incrocio o altro ancora, chi ha firmato non vuole entrare nel merito. «Non sta a noi ricercare soluzioni tecniche ma sicuramente queste potranno essere trovate se c’è la volontà politica di farlo - affermano i promotori -. Se nessuno farà niente se ne assumerà comunque la piena responsabilità politica davanti ai cittadini, di fronte ad ulteriori eventuali incidenti che nessuno si augura avvengano ma che , purtroppo, come è accaduto negli ultimi dieci anni, sono molto numerosi. D’altra parte questo è facile da verificare: basta chiedere agli organi di polizia i tassi di incidentalità su quell’incrocio. Ci auguriamo una pronta risposta. Noi siamo disposti a dare tutto il nostro appoggio».

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