Si è spento a 80 anni il dottor Sbalzarini, pioniere nella cura dei tumori nel Lodigiano

Il medico viveva a Montanaso, era ricoverato al San Matteo a Pavia

Andrea Bagatta

È morto il dottor Giovanni Sbalzarini, classe 1941, tra i fondatori dell’oncologia a Lodi, primario a Casalpusterlengo, in pensione ormai da qualche anno. Era ricoverato a Pavia, i funerali si svolgeranno domani in forma privata. Originario di Cremona, viveva a Montanaso, dove negli ultimi anni, dal pensionamento in poi, lo si poteva incrociare a passeggiare o andare a fare la spesa nei negozi del paese. Continuava a prestare la sua opera in libera professione, in particolare per le perizie medico legali nei contenziosi di carattere oncologico. Laureato a Pavia nel 1969, specialista in Medicina Interna prima, in Oncologia poi nel 1980, subito dopo cominciò a occuparsi del nascente ambulatorio oncologico all’Ospedale Maggiore di Lodi. Nel 1992 e 1993 fu tra i fautori e a fianco dei volontari per la nascita dell’Alao – Associazione Lodigiana Amici Oncologia, convinto che oltre alla cura i malati oncologici avessero bisogno di un supporto in termini di relazioni umane e che ci fosse bisogno di far crescere la cultura oncologica. Poco dopo fu nominato direttore del Dipartimento di Oncologia e fu primario a Casale, dove rimase fino alla pensione, nella seconda metà degli anni Duemila. Colleghi e pazienti lo ricordano come «un bravo medico», disponibile e attento agli aspetti umani quanto a quelli clinici.

Dal 1998 al 2006 fu anche professore a contratto per l’Università di Pavia. Importante anche il ruolo negli organismi medici di categoria: fu consigliere dell’Associazione Italiana Oncologia Medica e fondatore e primo presidente della sezione lombarda del Collegio Italiano Medici Ospedalieri.

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