«Sì a un assessorato dei piccoli comuni»

«Al Pirellone per cacciare i vertici di Trenord, hanno combinato troppi disastri». Daniele Passamonti è un lodigiano doc, nato 44 anni fa nella città del Barbarossa, dove negli ultimi due mandati è stato consigliere comunale, prima tra le file dei Democratici di sinistra e quindi in quelle dell’Italia dei valori. Di professione impiegato comunale, è un grande appassionato di calcio, di cui scrive proprio sulle colonne de “Il Cittadino”. Sempre in tema di calcio, poi, conduce una trasmissione su un’emittente televisiva bergamasca. Alle regionali il 44enne si candida nel collegio provinciale di Lodi con il Centro popolare lombardo, che sostiene la candidatura a governatore del leader del centrosinistra Umberto Ambrosoli.

Perché la discesa in campo con il Centro popolare lombardo?

«Ho aderito al gruppo di Massimo Donadi che, non riconoscendosi più in quella linea politica, ha lasciato l’Italia dei valori per fondare un nuovo movimento stabilmente inserito nel programma governativo del centrosinistra».

La prima cosa che farebbe in caso di elezione?

«Non esiterei a cacciare i vertici di Trenord, che devono vergognarsi per i disservizi causati a migliaia di pendolari lodigiani e non».

E poi?

«Rivedrei completamente la legge regionale sul piano per il diritto allo studio, che del resto risale al lontano 1981. E poi, perchè in Lombardia la dispersione scolastica è tra le maggiori del Paese? La verità è che non c’è la dovuta attenzione verso il mondo dell’educazione. Eppure si tratta di una voce fondamentale per il futuro della Regione. Anche su questo fronte, quindi, è necessaria una decisa inversione di tendenza».

Per il Lodigiano, invece, cosa ha in mente?

«In primis mi adopererei per l’istituzione di un assessorato ai piccoli comuni, che coinvolga cioè le realtà sotto i 5mila abitanti. Penso ovviamente al Lodigiano, ma anche al Cremonese e al Mantovano. Oggi, invece, la burocrazia è la medesima per Milano con i suoi 3mila dipendenti pubblici e per Maccastorna, che conta su un solo impiegato comunale. In tal modo, insomma, renderemmo la macchina amministrativa più snella con evidenti vantaggi da tutti i punti di vista».

E da esperto di sport, quali sono le sue proposte per il settore?

«Dobbiamo rilanciare il mondo sportivo dilettantistico. Non parlo di finanziamenti a pioggia, ma di interventi mirati sui singoli impianti».

Già, ma i fondi dove li trova?

«A livello nazionale le regioni potrebbero battersi per annullare i vincoli del patto di stabilità. I fondi così recuperati, poi, sarebbero utilizzati per le palestre, gli stadi e gli impianti sportivi del territorio».

Perché i lombardi dovrebbero votare proprio Ambrosoli?

«L’avvocato rappresenta la figura giusta in termini sia di trasparenza che di idee. Dopo gli scandali degli ultimi mesi, del resto, al Pirellone ci vuole un deciso cambio di passo».

Ma torniamo a lei. È vero che alle comunali di Lodi è in corsa per le primarie del centrosinistra?

«È ancora presto per parlarne, ma effettivamente diversi lodigiani mi hanno chiesto di scendere in campo in prima persona».

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