Sei mesi fa qualche sintomo passeggero, solo adesso il tampone positivo

Il caso del sindaco di Borghetto Gargioni: «Resto a casa in quarantena ma sto bene»

Per mesi in prima fila a contrastare l’epidemia di Covid-19, il sindaco di Borghetto Giovanna Gargioni ora è positiva al virus. Il primo cittadino è asintomatica e sta bene, è entrata ufficialmente ieri nel sistema Ats di controllo e sta trascorrendo la quarantena a casa, continuando a lavorare per il Comune a distanza. Giovanna Gargioni si è sottoposta alla campagna di screening sabato, ed è risultata positiva al test sierologico. Quindi, come da protocollo, è scattata l’analisi del tempone, che ha restituito anch’esso esito positivo. «A maggio avevo già fatto un test rapido e in quell’occasione erano stati rilevati gli anticorpi a indicare che in precedenza ero venuta a contatto con il virus – racconta Giovanna Gargioni -. Quindi la notizia che ho ricevuto domenica scorsa è stata una vera e propria sorpresa, perché pensavo di aver già dato. Probabilmente sono di fronte a una ricaduta per essere stata in contatto con il virus nuovamente, anche se mantengo sempre molte precauzioni, oppure il covid-19 è rimasto latente per questi mesi ed è riemerso ora per una debolezza del sistema immunitario. Anche la scienza ancora non sa molto a proposito di queste ricadute. Ciò che conta è che sto bene e sono pienamente operativa, anche se farò tutto a distanza». Nemmeno una linea di febbre per lei in questi giorni. «Non ho praticamente avuto sintomi, solo un po’ di tosse asmatica 15 giorni fa che però ho associato all’allergia all’ambrosia – spiega il primo cittadino -. Ero stata decisamente peggio in primavera, quando però non avevo fatto il tampone». Nel periodo di emergenza più dura, Giovanna Gargioni aveva assunto da subito un atteggiamento intransigente, arrivando a chiudere i bar e i locali pubblici di Borghetto fin dal 23 febbraio, prima ancora che scattasse la Zona Rossa della Bassa e ben prima del lockdown generale.

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