Sciopero all’asilo, salta la “nanna”

Niente “nanna” per i bambini della scuola per l’infanzia di via Martiri di Cefalonia a causa dello sciopero delle bidelle (personale Ata): si alza la protesta dei genitori che chiedono il ripristino del “riposino”. C’è chi si dice anche pronto ad organizzare una raccolta firme per sollecitare una soluzione. Nel frattempo, il gruppo di famiglie direttamente interessate ha diramato una lettera aperta in cui illustra il disagio dei propri figli, parlando di «repentino cambiamento di umore e salute dei piccoli».

Non solo. È ormai «quasi certo» che dal primo aprile 2014 il servizio “nanna” verrà sospeso.

Dal documento emerge che in assenza del personale che si occupava della gestione delle brandine i «bambini che crollano vengono fatti riposare sdraiati per terra e nella migliore delle ipotesi su tappetini di mezzo centimetro o seduti sulla sedia appoggiati al banchetto».

I genitori si sono già confrontati con la preside e si sono anche attivati per presentare delle proposte tese a ripristinare la buona pratica del riposino. Si sono detti pure disposti a preparare le brandine il lunedì e a disfarle il venerdì pomeriggio. Ma le idee, portate sulla scrivania della dirigente scolastica, si sono rivelate inattuabili.

«La dirigente scolastica - spiegano - riferisce che questo risulterebbe anti sindacale, oltre che non conforme alla sicurezza della Legge 626».

Così come è risultata inattuabile anche l’ipotesi che fossero le maestre ad occuparsi dei “lettini” per il pisolino. In coro i genitori, pronti a dare visibilità ad un disservizio che coinvolge i giovanissimi sandonatesi, affermano: «Chiediamo che vengano presi urgenti provvedimenti al fine di tutelare i nostri bambini, far valere i loro diritti, ripristinare i servizi sospesi».

È stato anche suggerito il tentativo di chiedere al Comune dei fondi da mettere a disposizione per la copertura del servizio. Dal municipio l’assessore all’istruzione Chiara Papetti spiega: «Comprendo la preoccupazione dei genitori, ma come Comune noi non possiamo fare niente in quanto si tratta di personale statale che esercita il diritto di sciopero». L’esecutivo di centrosinistra ha già anche risposto ad una missiva diramata dalle famiglie che chiedevano attenzione rispetto ad una lacuna che sta creando una serie di malumori, rispetto alla quale c’è l’intenzione di andare a fondo. Ma la questione compete in questo caso la direzione della scuola d’infanzia. Nel frattempo, le famiglie lamentano che i bambini danno segni di mancato riposo con sintomi come «stato di agitazione notturna» e da parte di alcuni c’è anche il rifiuto di tornare all’asilo. Resta quindi un rebus che, in attesa di soluzioni sindacali per il personale Ata, attende di essere sciolto. Con la ferma intenzione dei sandonatesi interessati di fare il possibile per restituire il sonno pomeridiano ai piccoli che sono rimasti privi di un luogo idoneo dove dormire, in quanto la sistemazione delle brande rientra tra le mansioni che sono state interrotte per protesta.

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