Sciopero alla centrale di Tavazzano

Venerdì i lavoratori della centrale di Tavazzano incroceranno le braccia per quattro ore e così tutti i lavoratori elettrici di E.On Italia. Lo sciopero indetto a livello nazionale nasce dalla politica della multinazionale dell’energia, che sta tagliando i suoi investimenti in Italia: «Una strategia “miope” - dicono i sindacati, che incassano anche la solidarietà dei loro colleghi tedeschi - con rischi seri che ne potrebbero derivare all’occupazione».Com’è noto E.On ha cambiato i suoi progetti anche su Tavazzano, rinunciando all’ampliamento della centrale. Una decisione che ha già provocato la dura reazione degli amministratori locali e della Provincia di Lodi e che ora, dopo il tentativo di conciliazione al ministero del Lavoro, sfocia nello sciopero generale indetto dai sindacati per chiedere l’attuazione degli impegni presi sui progetti di investimento autorizzati, come è nel caso di Tavazzano. Nello stesso giorno ci sarà un presidio davanti al ministero dello Sviluppo economico, con il quale è previsto un incontro.

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