Schering, Mediolanum fa sul serio

I sindacati incontrano i nuovi acquirenti

Mediolanum Farmaceutici è fortemente interessata a rilevare lo stabilimento Schering Plough di Comazzo (Gruppo Merck). Lo ha confermato ieri mattina ai sindacati il proprietario e amministratore del Gruppo Mediolanum, Alessandro Del Bono, durante l’incontro andato in scena nella sede dell’Associazione industriali di Milano. Al vertice, oltre ai rappresentanti sindacali e a Del Bono, hanno partecipato anche i responsabili della Schering Plough, azienda entrata nell’orbita Merck e che ha annunciato lo stop alle produzioni nel sito farmaceutico di Comazzo entro il primo semestre 2012.

Dopo mesi di attesa e di forte incertezza, ieri i rappresentanti lodigiani del settore chimico di Cgil, Cisl e Uil hanno potuto finalmente confrontarsi con i vertici del Gruppo Mediolanum Farmaceutici, per cercare di capire meglio quali sono le reali intenzioni della società di Del Bono.

L’accordo sul passaggio dello stabilimento chimico di Comazzo da Schering Plough a Mediolaum non è ancora stato formalizzato. Del Bono però ieri ha spiegato ai sindacati di categoria che l’intenzione è quella di aprire il primo sito produttivo in Italia del Gruppo Mediolanum. L’ipotesi potrebbe essere quella di trasferire nel nostro Paese parte delle attuali produzioni francesi. Il sito di Comazzo e i macchinari in esso contenuti risulterebbero peraltro compatibili con le future produzioni Mediolanum. Mancano tuttavia certezze su due dettagli fondamentali. Il primo riguarda il numero dei lavoratori che il Gruppo Mediolanum intende utilizzare per lo stabilimento di Comazzo. E questo è logicamente collegato al numero dei futuri esuberi tra gli attuali dipendenti Schering.

Il secondo elemento di incertezza della “partita” riguarda invece i tempi di chiusura dell’accordo Schering-Mediolanum. Schering ha già annunciato ai sindacati che ha necessità di produrre nel sito di Comazzo anche nel primo semestre 2012, sebbene con volumi inferiori rispetto a quelli della piena attività.

Lo stabilimento dell’Alto Lodigiano conta una novantina di dipendenti. A seguito della progressiva delocalizzazione delle produzioni, da dicembre 2011 i lavoratori in cassa integrazione sono circa 25 (l’incremento si è registrato proprio nel mese di dicembre). Al momento, inoltre, 26 lavoratori sono usciti dall’azienda attraverso la mobilità volontaria. Il prossimo 5 gennaio è in programma un incontro tra Schering e sindacati per esplorare la possibilità di richiedere un secondo anno di cassa integrazione straordinaria, alla luce del fatto che il primo anno di cassa scade il 31 gennaio 2012. I sindacati, ad oggi, mostrano un discreto ottimismo circa la possibilità che possano essere rispettati i requisiti necessari per ottenere il secondo anno di cassa. Sempre in gennaio (la data è ancora da fissare) i sindacati torneranno a incontrare Mediolanum.

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