Scatta la rivoluzione per corso Roma

Ok al progetto per negozi e abitazioni, lavori al via a settembre

È pronta a scattare la rivoluzione di corso Roma. Arriveranno in centro negozi di grandi marchi, nuovi appartamenti di lusso e parcheggi. Il tutto nello stabile all’angolo fra corso Roma e via Gaffurio, che fino a poche settimane fa ospitava al piano terra un bar, un negozio di vestiti e uno di macchine da cucire. La conferma che la riconversione dell’immobile troverà compimento nei prossimi due anni è arrivata ieri da uno dei soci della Efferari Srl, la società che rilevato dalla famiglia Locatelli il palazzo tramite una transazione milionaria. «La facciata non verrà stravolta - hanno spiegato dalla Efferari - mentre i sottotetti verranno finalmente sfruttati. In agosto prevediamo di installare il cantiere, mentre i lavori dovrebbero prendere il via nel prossimo mese di settembre. La consegna dei negozi è prevista per il marzo del 2012».

In attesa che gli operai partano con i lavori, si è delineato il quadro dei negozi e delle attività commerciali che arriveranno in corso Roma nel 2012. Esclusa l’apertura di una banca, la nuova proprietà punta ad affittare gli spazi rinnovati a due grandi marchi, uno della moda, l’altro della cosmetica. Il primo è Mango, il secondo è Sephora: nomi molto in voga tra le giovani generazioni. Come già annunciato dalla nuova proprietà, nello stabile tra corso Roma e via Gaffurio (al primo e secondo piano) saranno ricavati otto appartamenti con finiture di lusso ed elementi di domotica. Previste inoltre zone fitness con sauna e idromassaggio. Il progetto - curato dallo studio dell’ingegner Fabio Ferrari di Lodi - prevede inoltre la realizzazione di nove posti auto interrati. «Confermiamo che in corso Roma, nel nostro stabile, non arriverà una banca - hanno detto ieri dalla società Efferari -, riscontriamo invece un forte interesse per gli appartamenti. Uno è già stato venduto, per altri due siamo nella fase di definizione degli accordi. I lavori non saranno particolarmente impattanti».

Per l’intervento, che ieri dal comune di Lodi hanno definito come «ristrutturazione, restauro e risanamento conservativo», la proprietà ha presentato a palazzo Delmati il 30 giugno una richiesta di giudizio di impatto paesistico. Richiesta che è stata esaminata dalla commissione per il paesaggio lo scorso 7 luglio, «con giudizio di impatto neutro - hanno spiegato dal comune - e prescrizioni relative al prospetto della parte di edificio soggetta a ristrutturazione edilizia, corrispondente con il civico 49 di corso Roma». La commissione per il paesaggio ha inoltre richiesto una verifica del terrazzino posto nel sottotetto in via Gaffurio. «Per poter procedere ai lavori - hanno chiarito ieri dal Broletto - sarà necessario verificare se sarà sufficiente una Dichiarazione di inizio attività o se ci sarà l’esigenza di ottenere un permesso di costruire».

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