Sara Maietti ora è un pompiere, un sogno che si realizza

La 26enne di Sant’Angelo che è diventata vigile del fuoco volontario ha un padre caposquadra ed è dipendente della Croce bianca di Sant’Angelo

Lorenzo Crespiatico

«Perché io, un giorno, farò il pompiere!», diceva il draghetto Grisù alla fine di ogni episodio del cartone animato. Lo stesso pensiero fisso lo aveva anche Sara Maietti, 26enne di Sant’Angelo Lodigiano, dipendente della Croce bianca, che da martedì è ufficialmente vigile del fuoco volontario presso il distaccamento di Sant’Angelo del comando provinciale di Lodi.

Il padre, Carlo Maietti, è vigile del fuoco caposquadra in servizio da anni a Lodi: Sara, fin da piccola, è rimasta ammaliata dalla professione del padre. Ora il suo sogno, superato il corso di addestramento, si è avverato: «La passione per questo lavoro ce l’ho fin da quando sono nata - racconta Sara -: appena ho potuto, a 18 anni, ho fatto domanda per poter diventare volontaria. Poi ci sono stati un po’ di imprevisti, ho avuto degli intoppi causati dal lavoro e da altre situazioni. Quando siamo riusciti a mettere in piedi il corso è arrivato il Covid: è stato quindi deciso di fare questo corso intensivo, della durata di un mese».

E così ogni lunedì, mercoledì e venerdì sera, oltre a sabato e domenica, Sara ha frequentato le attività del corso, unica ragazza su 18 aspiranti volontari. «La vocazione del pompiere o ce l’hai o non ce l’hai - taglia corto Sara -. È un percorso molto duro, sia per quanto riguarda il corso sia per gli interventi operativi. Io mi sono allenata molto in palestra, prima di iniziare il corso. È un ambiente prettamente maschile, bisogna avere un carattere forte. Con me sono sempre stati tutti molto gentili, mi hanno aiutata e incoraggiata».

I momenti di difficoltà ci sono stati, ma la voglia di farcela sovrastava la stanchezza: «Non ho mai pensato di non potercela fare, perché la mia voglia era davvero tanta. Ci sono stati tanti momenti duri, soprattutto durante l’addestramento pratico. Alla fine ce l’ho fatta: l’esame è iniziato con un quiz sulla teoria, poi abbiamo affrontato la parte pratica».

Al primo concorso utile, Sara proverà a diventare un vigile del fuoco a tutti gli effetti: «È il mio sogno: avevo già fatto il concorso qualche anno fa, ma avevo un punteggio troppo basso per entrare in graduatoria. Per i volontari dovrebbero esserci dei posti riservati, quindi è una possibilità in più rispetto a chi parte da civile. Vorrei ringraziare tutti i miei istruttori: Davide Tolomei, Roberto Riseri e Luciano Montecchi. Un ringraziamento anche al comandante Giuseppe Di Maria, per aver reso possibile lo svolgimento del corso, oltre al capo distaccamento Stefano Nazzari e a mio papà, per avermi tramandato questa passione».

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