Sant’Angelo, donatori del sangue in “trasferta” forzata nel capoluogo

Il presidente dell’associazione: «Questa situazione non può durare per molto»

I donatori santangiolini sono ancora “pendolari” verso il centro prelievi di Lodi. Una necessità che era stata concordata dall’Azienda socio sanitaria territoriale con l’Avis di Sant’Angelo, e che era dettata da una carenza del personale infermieristico durante il periodo estivo. «Ci avevano spiegato che non avrebbero potuto garantire l’apertura del punto prelievi presso l’ospedale Delmati per due settimane a luglio, due ad agosto e una a settembre, e così sta accadendo – spiega il presidente dell’associazione, Silvio Bosoni -. Questa è la seconda settimana durante la quale i nostri donatori sono costretti a recarsi a Lodi: stanno rispondendo bene, accettando di fare un sacrificio in più, ma non vogliamo che questa situazione si ripeta anche in autunno».

Il presidente sottolinea la necessità di avere garanzie sul futuro: «Ho già appuntamento con il responsabile del servizio. Non sarò il presidente che assiste alla progressiva chiusura del punto prelievi santangiolino, che non serve soltanto questo Comune, ma anche i centri limitrofi, e molti donatori del Pavese».

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