SANT’ANGELO Belfuggito fuori controllo: «Non se ne può davvero più»

Crescono le polemiche dopo l’ultimo incendio

Denunce, blitz dei carabinieri, roghi, proteste e segnalazioni. In un 2020 che sicuramente rimarrà, tristemente, sui libri di storia, a Sant’Angelo non mancano comunque le polemiche su Cascina Belfuggito. Anche i mesi di lockdown infatti non hanno placato arrivi e movimenti sospetti nel vecchio cascinale. Da gennaio ad oggi infatti si contano almeno una decina di denunce fatte dai carabinieri, sei in un colpo solo nel mese di giugno, nei confronti di chi occupava abusivamente stanze ed ambienti, mentre almeno due sono stati i roghi di grande entità, l’ultimo un paio di settimane fa. «Non se ne può più» è il commento più frequente se per il centro si nomina solamente Belfuggito. «La situazione è fuori controllo da tempo, speriamo un giorno di arrivare ad una soluzione definitiva» commentano altri, esasperati dai movimenti sospetti, segnalati sempre con grande frequenza ai carabinieri. L’ultimo grande incendio ha portato Fratelli d’Italia a muovere un decisivo passo. Dopo un primo sopralluogo, per l’8 settembre è stato indetto in piazza Duca degli Abruzzi alle 21 un sit-in di protesta già annunciato nei giorni scorsi dal coordinatore provinciale Gianmario Invernizzi e dal consigliere Diego Di Sopra. Sul presidio è voluto tornare ieri anche il segretario locale, Eugenio Carriglio. «Dopo l’ultimo incendio doloso, sollecitati da decine di segnalazioni, abbiamo fatto un “sopralluogo” in quell’area – racconta -. Ci siamo trovati di fronte ad una situazione inaudita e catastrofica. Cataste di elettrodomestici di ogni genere, auto sfasciate, immondizia ovunque, il tutto avvolto in un’aria irrespirabile. Siamo ritornati sul luogo qualche giorno dopo per un presidio di protesta e siamo stati addirittura minacciati. Se lasciamo correre tra qualche anno tutta Sant’Angelo diventerà come la povera ex cascina Belfuggito. Il Comune non può e non deve sborsare cifre importanti per salvaguardare degli abusivi che campano nell’illegalità più totale». Secondo Carriglio poi, «non si deve dare importanza ai fantasiosi suggerimenti che arrivano da ogni parte politica. La soluzione è una sola. Il Ministro dell’Interno dà un ordine e tutta l’area deve essere sgomberata e ripulita. Non nascondiamoci, non lamentiamoci sui social, non freghiamocene ma uniamoci e scendiamo in piazza. Non puntiamo il dito contro nessuno, ma cerchiamo di portare all’attenzione di chi di dovere tutte quelle situazioni diventate insostenibili. La piazza è aperta a chiunque, tutti possono partecipare».n

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