Sant’Angelo, animalisti e vegani protestano contro gli allevamenti-lager

Presidio in strada nel fine settimana di Pasqua

Presidio animalista, la vigilia di Pasqua, a Sant’Angelo Lodigiano, all’imbocco di via dell’Autonomia, all’incrocio con la provinciale 235: attivisti da tutta l’Italia hanno raggiunto il Lodigiano per protestare contro l’allevamento di suini finito agli onori delle cronache nazionali dopo l’attività investigativa portata avanti dall’associazione Essere Animali che ha segnalato, pubblicamente e alle autorità, problemi igienico sanitari e di gestione degli animali e delle loro carcasse. Sabato quindi una trentina di attivisti, dall’Avi (Associazione vegani internazionale) al Fronte animalista, passando per la stessa Essere Animali, si sono ritrovati alle porte della città per dire basta a situazioni simili già denunciate più e più volte. Dalla Toscana all’Emilia, dalla Sicilia al Lazio, non sono mancati ovviamente i Lodigiani, gruppi e singoli dimostranti, pacifici, hanno detto la loro (con il presidio controllato da carabinieri, questura e polizia locale). Tra i promotori Ugo Bettio, fondatore di “Se nulla importa, importerà”, che ha voluto ribadire la «mobilitazione di tutto lo stivale. Quanto abbiamo visto nella testimonianza di Essere Animali è il risultato di allevamenti intensivi frutto della continua richiesta di carne, con allevatori che si piegano al profitto ricorrendo a violenze e torture. Non si può girare la testa dall’altra parte, a partire dalle istituzioni e da chi è preposto ai controlli, perché non è possibile che mai nessuno vede nulla». «I delinquenti non siamo noi, sono quelli che compiono ciò. La legge contro queste persone deve fare il suo corso» ha attaccato invece Riccardo Manca, vicepresidente di Essere Animali. (ha collaborato Nicola Agosti)

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