Sant’Angelo, allarme spaccio alle case Gescal: «Non se ne può più»

Cresce la rabbia dei residenti, che chiedono al più presto un intervento

Quel che resta di visibile sono i vetri dell’atrio di nuovo a pezzi e poi le cartacce, le lattine, i fazzoletti e i pezzi di lenzuolo abbandonati su tutto il pavimento. Giovedì sera qui, di nuovo, c’era una ventina di ragazzi, ma a volte, come denunciano i residenti, sono anche trenta. Colonizzano i portici, nei pressi del gabbiotto di vetro che fa da atrio e accesso all’ascensore e ai piani superiori. «Nessuno abita da qui però - spiegano i residenti - : non si sa da dove vengano e neanche perché siano qui, in un giovedì sera qualunque. E il via vai è netto verso uno degli appartamenti. E tutti sappiamo anche perché: è capitato di vedere strani movimenti, il classico odore di sostanze stupefacenti». Arrivano ancora grida all’allarme dall’ex complesso Gescal di via Polli e Daccò e sono ancora una volta i residenti ad alzare il telefono e a rivolgersi a Il Cittadino, per chiedere che qui si scriva davvero la parola fine ad una situazione giudicata insostenibile.

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