Santa Chiara riparte, via ai festeggiamenti

Il 7 maggio verranno ricordate le mamme nella casa di riposo di Lodi

La casa di riposo Santa Chiara riparte con una festa in giardino. E lo fa in occasione della festa della mamma il 7 maggio.

Era da oltre un anno che gli anziani, a causa della pandemia, non si rilassavano insieme in giardino. Venerdì, invece, lo faranno.

L’appuntamento è fissato alle 15.15. «L’occasione - spiega l’educatrice professionale Anna Maria Ferrari - è offerta dalla giornata dedicata a tutte le mamme. La Fondazione Santa Chiara si apre dopo più di un anno alla possibilità di un momento di aggregazione (pur nel rispetto delle regole anti-Covid). Sarà un pomeriggio all’aria aperta; nello splendido scenario del chiostro, si potrà gustare un gelato in compagnia sotto le note dei musicisti Franco & Giancarlo: un semplice, ma significativo momento».

Quello dell’apertura ai famigliari, invece, sarà un passo in più.

«Abbiamo già tenuto una prima riunione con i medici sul tema dell’apertura della struttura - aveva detto nei giorni scorsi la presidente di Santa Chiara Giovanna Invernizzi, commentando la proposta dell’assessore al welfare Letizia Moratti di aprire le case di riposo in base alla certificazione Covid free di famigliari e anziani (tutti vaccinati) -, si tratta sempre di commisurare e far combaciare la sicurezza e il diritto agli incontri. Abbiamo messo in campo tanti sforzi nei mesi passati, ora vogliamo fare qualcosa di più, magari sfruttando anche lo spazio esterno della struttura. Ci stiamo ragionando, perché capiamo che è una questione molto importante: un intervento normativo in questo senso potrebbe aiutare».

A chiedere un’apertura, nei giorni scorsi, era stata, a Lodi, Vanna Minoia, segretaria Spi Cgil Lodi, il sindacato pensionati. “Accorcia la notte più lunga che ci sia” è il titolo della manifestazione che il 12 dicembre scorso ha visto i parenti degli ospiti chiusi nelle case di riposo sfilare davanti alla Rsa Santa Savina, in via Marsala. Con quell’evento decine e decine di parenti di anziani accolti nelle strutture del territorio chiedevano che venissero individuate delle strategie per ripristinare un livello di umanità.

Intanto, in via Gorini, a ritrovarsi in cortile sono gli ospiti, poi si vedrà.

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