San Zenone, nella casa uno zoo “fai da te”: «Condizioni inadeguate», scatta il blitz

Proprietari segnalati per violazioni sanitarie, gli animali portati in un canile

Una segnalazione come tante, che parlava di due cani rinchiusi in un piccolo recinto, inadatto alla loro stazza, e i volontari Oipa – Organizzazione Internazionale Protezione Animali – del nucleo di Monza e Brianza sono intervenuti a San Zenone al Lambro con la polizia locale, per effettuare un sopralluogo in una abitazione privata dove era stata segnalata la presenza di due cani rinchiusi in un piccolo recinto, intervento che ha però portato alla luce una situazione definita «ben più grave di quanto supposto, con animali dentro e fuori casa detenuti in condizioni pessime». I cani rinchiusi in piccoli stalli, infatti, si sono rivelati ben più di quelli segnalati. In tre recinti, raccontano i volontari, sono stati trovati «in una situazione igienica di degrado». Secondo il coordinatore Oipa Fabio D’Aquila «gli animali (due rottweiler, due amstaff e due meticci) non avevano acqua da bere e uno dei tre recinti non offriva alcun riparo da freddo e intemperie». Entrati in casa, prosegue il racconto dei volontari - che hanno provveduto a sequestrare gli animali ricoverati adesso presso il rifugio di Vignate e a segnalare la proprietaria del domicilio ai sensi della legge regionale in materia di sanità – sono stati trovati altri due box, di appena due metri quadrati l’uno, dove erano rinchiusi due volpini e due staffordshire bull terrier. «Anche questi animali – prosegue D’Aquila - vivevano in mezzo alle loro deiezioni e, tra l’altro, in uno dei due box vi erano dei pericolosissimi cavi elettrici scoperti». Sono poi stati trovati tre conigli ariete e due chihuahua. Infine in un piccolo terrario sono state trovate due tartarughe di terra e, in una gabbia, due cardellini, esemplari la cui detenzione è vietata dalle norme Cites.

Sulla vicenda interviene anche il Codacons: «Anche poche settimane fa avevamo chiesto alla Regione Lombardia ed al Comune di Milano di intervenire seriamente con controlli a campione su tutto il territorio. Presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica, chiedendo che i responsabili vengano indagati per il reato di maltrattamenti contro gli animali, e saremo pronti a costituirci parti civili nel procedimento penale».

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