San Rocco, la curva della morte fa paura ai residenti: «Ogni giorno rischiamo di essere travolti»

Resta gravissimo il 25enne coinvolto nell’incidente di venerdì

Tre incidenti, di cui uno mortale, nel giro di un mese. A cui se ne aggiunge una lunga serie nel corso degli anni, tra vite spezzate, stravolte, o i cui segni ven gono ancora portati sulla pelle da chi in quegli scontri è rimasto coinvolto. Mentre le condizioni di O.Z., il 25enne residente nel Varesotto e trasportato venerdì pomeriggio al San Matteo in elicottero, rimangono stabili, non può non aprirsi nuovamente una discussione sull’ormai famigerata “curva della morte” lungo la via Emilia a San Rocco. Venerdì appunto, sotto una pioggia battente, l’ennesimo frontale. Semifrontale in questo caso, visto che la Seat Ibiza con a bordo il 25enne e un 32enne, provenienti da Piacenza, dopo aver slittato sull’erba è rimasta a metà tra le due corsie di marcia, venendo colpita in pieno da una Volkaswagen Polo guidata da una 48enne di Gossolengo che non ha potuto evitare l’impatto. Con la via Emilia all’altezza della curva sanrocchina chiusa per ore e il traffico deviato all’interno del paese. Un mese fa, nella speranza di salvare Erik Fetahu, l’elisoccorso era atterrato proprio sul manto stradale. Venerdì, sulla pista ciclabile adiacente alla via Emilia. Ciclabile e argine sul lato opposto della strada che ormai sono diventati un punto di ritrovo per tanti residenti che, sentito il botto e l’arrivo dell’eliambulanza e delle sirene dei mezzi di soccorso, accorrono sul posto. La situazione è ormai diventata per molti insostenibile. «Quanti incidenti dovranno ancora esserci prima che qualcuno faccia qualcosa» si chiedono molti. Perché il semplice teorema del “si va piano e non succede niente” non può e non deve bastare ormai, visto che spesso ad andarci di mezzo sono anche persone, famiglie, che su quella strada stavano procedendo entro i limiti hanno la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato e al momento sbagliato.n

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