SAN GIULIANO Trasloca per il restauro la Madonnina di Civesio, ritornerà ai fedeli solo alla fine dell’estate

Un gruppo di parrocchiani nella giornata di sabato si è riunito nella chiesa di Civesio di San Giuliano Milanese per salutare l’antica Madonna del 1.700 che è stata sollevata con grande cura dalla sua base per essere trasportata a bordo di un furgone nel laboratorio di un abile restauratore. Alcuni abitanti della zona hanno anche fornito un aiuto ponendo massima cura nel non danneggiare l’importante manufatto che appartiene da secoli alla comunità locale. L’artigiano a cui è stata affidato il delicato incarico, un professionista che ha già effettuato degli altri apprezzati lavori sul territorio, a breve darà quindi avvio a un fine lavoro di recupero conservativo delle componenti della statua che nel tempo si sono rovinate, sulla base di un progetto che è stato approvato dalla Soprintendenza.

È la stessa Madonna, a cui i cittadini sono molto legati, che ha percorso tante volte le vie dell’agglomerato urbano nel corso della processione che si tiene in occasione della festa della frazione che si celebra alla fine di agosto in base a una tradizione che affonda le sue radici nella civiltà agricola.

L’assenza della statua della Madonna si protrarrà per alcuni mesi e comunque è già stato stabilito che la scultura verrà restituita ai sangiulianesi prima dell’appuntamento di fine estate che al rientro delle vacanze tornerà come sempre a vedere i cittadini della frazione riuniti. Nel programma, che come di consueto accosterà momenti di riflessione a iniziative che inviteranno all’aggregazione, questa volta si aggiungerà infatti un momento speciale in cui fedeli di Civesio rivolgeranno lo sguardo alla Madonna restaurata.

Il costo dell’opera sarà sostenuto almeno in parte proprio con le offerte dei parrocchiani, i quali ieri alla celebrazione della Santa Messa hanno osservato lo spazio che è rimasto vuoto. Cittadini che si sono quindi messi in attesa di vedere la statua della Santa Vergine tornare al suo posto dopo un intervento che toglierà i segni del tempo alla pregiata opera.
Giulia Cerboni