San Giuliano, la svolta: «Erano in sette nel campo di mais»

I carabinieri cercano altri testimoni dell’investimento delle due donne da parte di un enorme trattore speciale per lo smaltimento di insetticida

All’esito dell’interrogatorio cui ieri sera è stato sottoposto il 35enne marocchino che si ritiene si trovasse len campo tra Sesto Ulteriano e Locate Triulzi in cui sono state schiacciate da un trattore venerdì mattina scorso due marocchine di 28 e 31 anni, i carabinieri della compagnia di San Donato Milanese e del comando provinciale di Milano stanno cercando altre tre persone, due marocchini e una romena, che potrebbero aver partecipato al “festino” tra le piante di mais, iniziato dopo le 4 della notte tra giovedì e venerdì scorsi e terminato, secondo l’unica persona finora sentita, con un fuggi fuggi generale per l’arrivo del trattore circondato da una nuvola pestilenziale di insetticida. Le due donne Hanan e Sara sarebbero rimaste indietro senza che nessuno si curasse più di loro. E così gli inquirenti hanno ufficialmente indagato il 35enne per omissione di soccorso. Mentre il duplice omicidio colposo resta contestato al trattorista 28enne che non si sarebbe accorto di nulla.

L’uomo interrogato avrebbe raccontato di aver conosciuto le due donne, tramite un amico connazionale, la sera di giovedì 1 luglio e di aver trascorso la serata e la successiva nottata a consumare alcolici e sostanze stupefacenti, dapprima presso l’abitazione di una conoscente e poi all’interno del campo di mais.

Una volta giunti nelle campagne, al gruppo si sarebbero quindi uniti due uomini, anche loro connazionali, e una donna di nazionalità rumena, con i quali avevano continuato a bere e consumare droga, finché, mentre i 7 si trovavano seduti a terra ad ascoltare musica, si erano improvvisamente accorti dell’arrivo del mezzo che aveva subito travolto le due giovani sdraiate nel punto più prossimo a quello di arrivo del mezzo. Anche il 35enne sarebbe poi rimasto ferito al collo del piede sinistro, riuscendo però a scappare ed allontanarsi dal campo, senza più farvi ritorno né accertarsi delle condizioni degli altri. Sono ancora in corso le indagini volte ad identificare e rintracciare gli altri soggetti presenti al momento dei fatti per chiarire fino in fondo eventuali responsabilità: se i soccorsi avessero avuto subito chiaro il luogo dell’incidente forse la 31enne si sarebbe potuta curare.

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