San Giuliano, ecco perchè è saltata la riqualificazione dello stadio di Sesto Gallo

Parla Giovanni Luce: «Il Comune non ha fatto la strada, non possiamo spendere 300mila euro e lasciarli in balia dei vandali»

«Un’associazione sportiva dilettantistica non può investire somme rilevanti per lasciarle in balìa degli atti vandalici, dei furti e della delinquenza: non abbiamo partecipato a un bando per vivere tra cumuli di immondizia abbandonati e spaccio». Il presidente dell’associazione sportiva “Città di San Giuliano”, Giovanni Luce, illustra così la propria posizione in merito alla decisione assunta dal Comune di San Giuliano di dichiarare decaduta la concessione del Centro sportivo Sesto Gallo. In particolare, come unico operatore che aveva aderito al bando per la concessione e la valorizzazione dell’impianto in disuso, che versa da anni in stato di aperto degrado, l’imprenditore del territorio nei mesi scorsi si era dichiarato pronto ad affrontare un investimento da oltre 300 mila euro per riqualificare e rimettere in funzione il malconcio complesso. Il piano prevedeva in particolare la realizzazione di una nuova tribuna a corredo del campo da calcio, nonché il completo rifacimento di servizi igienici e degli spogliatoi insieme all’allestimento di un punto ristoro sulla base del progetto per il quale aveva già fatto anche realizzare dei rendering al fine di mostrare come sarebbe venuto l’intervento una volta concluso. Ma a distanza di un anno (l’aggiudicazione reale a giugno 2020), l’ente comunale dal canto proprio ha preso atto che Luce non ha più sottoscritto la convenzione urbanistica e pertanto ha chiuso la partita. Il diretto interessato ha quindi chiesto la parola a «Il Cittadino» per spiegare ai sangiulianesi che il motivo principale della sua battuta d’arresto è stato legato all’assenza di un asse di collegamento tra l’area che sarebbe stato pronto a rilanciare e il resto della città. «Avevamo ricevuto ampie garanzie - dichiara Luce - che il Comune sarebbe partito con i lavori per la nuova strada per raggiungere il campo sportivo e il parcheggio previsti dalla convenzione urbanistica di Sesto Gallo entro febbraio: noi ci saremmo impegnati contestualmente a realizzare le opere del campo sportivo. La viabilità e il parcheggio - sottolinea - li aveva deliberati un anno prima il Comune con la lottizzazione della proprietà di Cascina Sesto Gallo a cui hanno concesso di costruire 42mila metri cubi con nuove palazzine per oltre 300 abitanti». E prosegue ricordando: «Nella relazione tecnica allegata agli atti di gara per la concessione dell’impianto avevamo scritto a chiare lettere che la struttura è isolata e senza accessi carrabili da San Giuliano e che la condizione imprescindibile per realizzare una nuova struttura sportiva era costituita dalla viabilità che, a questo punto, non sappiamo se e quando si farà. Abbiamo anche scritto al Comune - riprende - chiedendo di sospendere la firma della convenzione per la concessione, fino a quando non avremmo avuto in mano elementi di certezza sull’accessibilità all’impianto». E ancora: «Siamo stati intimati a depositare in Comune una fideiussione da 110mila euro a garanzia delle opere che avremmo dovuto realizzare: un’associazione che non persegue finalità di lucro non può rilasciare una garanzia in favore del Comune, senza che questi offra a sua volta certezze sulla realizzazione della viabilità». Di fronte alla fase di impasse, afferma il vertice della squadra locale: «Abbiamo inviato all’amministrazione tante immagini sul degrado di tutta la zona circostante e abbiamo proposto una sospensione dei termini in attesa di capire se la viabilità sarebbe stata attuata in tempi certi e io, come presidente, avrei fatto fino in fondo la mia parte, realizzando quanto previsto nel nostro progetto». L’imprenditore conclude dicendo: «Io non gioco con i social e non sono avvezzo a rilasciare dichiarazioni a vanvera e quando leggo falsità, devo tutelare e difendere la mia persona e l’associazione sportiva che rappresento».

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