San Giuliano, maxi multe da 17mila euro a tre locali

In un’attività etnica trovato del pesce avariato mentre l’ortofrutta non esponeva i prezzi; nel mirino anche un videopoker

Prodotti alimentari di provenienza sconosciuta, ma anche pesce in cattivo stato di conservazione e videopoker collocati in un’area di un locale che non è stata suddivisa dal resto dell’attività: in un paio di settimane a San Giuliano sono piovute tre maxi multe pari a quasi 17 mila euro nei confronti di commercianti che hanno commesso una serie di violazioni. Anche sotto il solleone, nella stagione in cui è iniziato il turnover delle vacanze estive, continua così l’attività a tutela dei consumatori condotta dalla polizia locale guidata dal comandante Fabio Allais. Il blitz più recente, che risale a ieri mattina, è stato effettuato in un’attività etnica del Sudamerica dove sono stati accertati sgarri alle regole che nel complesso hanno fatto piovere sulla negoziante una sanzione da oltre 7 mila euro. In particolare gli agenti hanno trovato della frutta e della verdura esposta alla vendita senza alcuna indicazione riguardo l’origine, la categoria e la provenienza dei prodotti ortofrutticoli in contrasto con quanto prevede la normativa. Inoltre la titolare dell’insegna è stata deferita all’Autorità giudiziaria per detenzione di 9 chili di pesce non conservato correttamente. Un altro intervento è stato effettuato venerdì scorso presso un fruttivendolo del territorio dove sono state rivelate violazioni per 7.798 euro. Anche in questo caso, oltre alla mancanza di prezzi, sugli scaffali sono state trovate derrate senza le indicazioni richieste dalla legge, così come riguardo i prodotti sfusi, come ad esempio le olive, non erano elencati gli allergeni e le altre componenti che devono essere rese note a chi acquista. In merito alla stessa attività sono in corso anche degli accertamenti riguardo il lavoro sommerso. E un paio di settimane fa è stato effettuato un maxi controllo, che si è concluso con una multa da 2.100 euro, in un bar dove è stato accertato il mancato rispetto della normativa riguardante la collocazione dei videopoker a cui si è sommata l’assenza di documenti esposti come esempio le tabelle con i valori dell’alcol. E la titolare è stata anche deferita all’Autorità giudiziaria per mancanza di indicazione riguardo il prezzo della partita da biliardo.

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