San Giuliano, arriva Fassino
Apparentamento Lega-Broccanello
Il toto apparentamenti si è concluso con un unico patto politico che è stato stretto tra la coalizione composta da Pdl, lista civica “Città nuova” e la Lega Nord che, dopo un primo turno solitario, correrà a sostegno del portabandiera di centro destra Maurizio Broccanello. È invece andata in fumo l’ipotesi di un’alleanza tra la coalizione del Pd e Sel (Sinistra, ecologia e libertà) che, indipendentemente dall’esito del ballottaggio, a questo punto siederà ancora una volta in opposizione. Nei giorni scorsi, quando iniziava a tardare la richiesta di apparentamento (il termine ultimo è scaduto nella giornata di ieri), la coalizione di Molteni ha diramato un documento in cui si leggeva: «Siamo molto preoccupati di questa scelta che non possiamo accettare perché non guarda al futuro, conferma logiche autosufficienti che pensavamo superate». Il documento è stato sotto sottoscritto dalle tre liste (Sel, Federazione della sinistra e La città che sale), ma anche da “Fare bene la città”, che, dopo la corsa autonoma capeggiata da Giovanna Bugada, si è unita alla formazione di sinistra, riallacciando la rete che nel 2009 aveva rappresentato la coalizione alternativa alla candidata democratica Gina Greco. Passando dall’altra parte della barricata, il Carroccio ieri ha ufficializzato il proprio sodalizio con il Pdl. In una nota divulgata dopo l’apparentamento i «lumbard» sangiulianesi, dichiarano: «Non è stato difficile raggiungere l’accordo che, come vuole il nostro modo semplice di fare politica, si è basato sulla comune condivisione di alcuni punti per San Giuliano Milanese: sicurezza, cura del territorio, servizi sociali, associazionismo. Invitiamo i cittadini a recarsi alle urne per far finire, dopo 70 anni, il «monopolio rosso» nella nostra città». E Broccanello ha affermato a caldo: «Abbiamo compiuto un passo importante, compattando la coalizione che governa a livello nazionale, provinciale e regionale. Lavoreremo insieme per garantire alla città di San Giuliano tutte quelle risposte di cui ha bisogno per migliorare la qualità della comunità». Questi gli ultimi aggiornamenti politici di una maratona che si concluderà domenica con l’apertura delle urne. Intanto si prospetta un’intensa settimana di aperta battaglia, che sarà coronata dalla presenza di nuovi ospiti e dalle feste con cui candidati e cittadini saluteranno la campagna elettorale.
Fassino in appoggio al centrosinistra
«Ho vinto le amministrative di Torino con 30 mila elettori che politicamente non la pensavano come me, ma che mi hanno votato perché hanno ritenuto che fossi il miglior sindaco per la città». Il neo primo cittadino del capoluogo piemontese, Piero Fassino, ha preso la parola di fronte ad un tenace gruppo di sostenitori di Alessandro Lorenzano, che ieri pomeriggio, sfidando il solleone di inizio estate, si sono dati appuntamenti al Parco Nord per il comizio pre - ballottaggio, che ha riportato sul territorio il fondatore del Pd. «Nel secondo turno - ha ricordato l’ospite - , i cittadini sono più liberi, in quanto diventa un voto svincolato dalle dinamiche dei partiti, in cui la gente deve scegliere chi ritiene migliore per la propria città.
La destra ha voluto far passare il messaggio che il voto nei comuni che sono andati alle amministrative fosse una sorta di referendum sul governo Berlusconi, ma è solo una debolezza, perché non è assolutamente così: il sindaco è il primo rappresentante della comunità.
I cittadini per chiedere qualità dell’ambiente, trasporti, infrastrutture, si rivolgono al sindaco, pertanto, devono effettuare innanzitutto una scelta dettata dalla valutazione sulla persona». Ha spronato infine i militanti a «darsi da fare, perché fino a lunedì, alla chiusura delle urne c’è tempo per convincere gli elettori, soprattutto su quelli che politicamente la pensano diversamente». A fianco di Fassino, anche il deputato melegnanese, Erminio Quartiani, insieme ai fan che nel serrato faccia a faccia tra Lorenzano e il portabandiera del Pdl Maurizio Borccanello stanno facendo il tifo per l’esponente democratico, il quale, ad una settimana dalla partita decisiva, ha rinnovato il proprio auspicio di essere «il candidato di tutto il centro sinistra». Lorenzano ha aperto l’intervento, ricordando: «Fassino è l’esempio concreto che l’aria sta cambiando, che il centro sinistra vince, ed è l’unica alternativa per non far cadere l’Italia nel baratro».
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