SAN DONATO Siamo alla volata finale per i cantieri del centro direzionale Eni

I lavori per il maxi intervento destinato a cambiare la città si concluderanno all’inizio del 2022, l’edificio potrà ospitare 4.500 dipendenti

Con il maxi-intervento da 150 milioni di euro che continua a pieno ritmo anche nei fine settimana, a San Donato scatta il rush finale per la realizzazione del centro direzionale Eni, la cui conclusione è attesa per i primi mesi del prossimo anno. Sono queste le ultime novità sul fronte dell’imponente cantiere ai lati della via Emilia, dove è ormai ben visibile il futuro quartier generale del colosso dell’energia, che è destinato a cambiare profondamente la fisionomia di San Donato.

Per rendersene conto basta dare un’occhiata ai numeri del gigantesco intervento progettato dallo studio di architettura americano Morphosis Architects, al quale lavorano oltre 500 tra operai, muratori, architetti e manodopera di vario tipo. Destinato ad ospitare i 4.500 dipendenti dell’Eni oggi occupati nei palazzi dall’altra parte della via Emilia, il futuro centro direzionale sarà composto da tre palazzi collegati tra loro da avveniristici ponti e moderne passerelle, la più maestosa delle quali è in gran parte completata e ben visibile proprio dal lato della statale. Iniziato nel 2018 e poi rallentato a causa dell’emergenza Covid, è insomma scattato il conto alla rovescia per la conclusione dell’intervento, che vede il cantiere attivo anche nelle giornate di sabato e domenica: operai e muratori stanno lavorando a ritmo frenetico per completarlo nei primi mesi del 2022, quando anche la zona attorno al futuro centro direzionale Eni subirà rilevanti mutamenti.

Già in questi giorni è arrivata alle battute finali la rotonda tra la via Emilia e piazza Supercortemaggiore, dove a metà degli anni Cinquanta sorse la prima pompa di benzina in Italia: con l’aggiunta del termine “Super” proprio in onore della benzina, il nome del piazzale è legato al Comune piacentino di Cortemaggiore, dove nel 1949 venne rilevata la presenza di un giacimento di petrolio. Ancora ricompresi negli oneri di urbanizzazione dovuti al Comune di San Donato per un’operazione tanto notevole, interventi analoghi sono previsti nelle altre aree interessate dalla nascita del centro direzionale, in tutti i casi l’obiettivo sarà quello di snellire il traffico destinato ad aumentare con il futuro insediamento. È anche questo il motivo per cui il progetto prevede la realizzazione di un paio di maxi-parcheggi pubblici in grado di ospitare 1.200 veicoli e alleggerire così la circolazione stradale in quella zona della città: in base a quanto chiarito nei mesi scorsi in sede di progettazione definitiva, si tratta in particolare di due posteggi interrati da 600 posti ciascuno, che vedranno anch’essi la luce in prossimità del centro direzionale Eni. Con l’intervento arrivato alle battute finali, il futuro quartier generale del colosso dell’energia è insomma destinato a cambiare in misura rilevante un pezzo di San Donato.

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