SAN DONATO Sfregiata la foto di Federico Barakat, ucciso dal papà

L’incredulità della mamma Antonella Penati dopo aver scoperto il gesto

Barbara Sanaldi

«Perché, semplicemente mi piacerebbe capire il perché di un gesto, che se davvero è intenzionale, credo non abbia nessuna spiegazione possibile». Non c’è astio o rancore, nelle parole di Antonella Penati, mamma coraggio simbolo di una battaglia che «non mi stancherò mai di combattere» in nome del suo Federico, ucciso dal padre a soli 8 anni, ma tanta stanchezza. Stanchezza, e incredulità, davanti a quello che appare come «un gesto voluto quasi a sminuire, cancellare il ricordo di quello che è accaduto, in parte conferma del tentativo di mettere tutto a tacere, di nascondersi dietro una sorta di “non è successo niente”, come se lo sbaglio fosse denunciare e combattere contro quella violenza che si consuma ogni giorno ai danni dei bambini e delle donne».

A ferire, ancora una volta, è stata la scoperta dello sfregio fatto alla foto di Federico, una bellissima immagine protetta da un involucro di plastica trasparente, che mamma Antonella ha collocato, assieme ad un mazzo di fiori, proprio all’ingresso del luogo dove il 25 febbraio 2009 il piccolo perse la vita per mano del padre. «Volevo cambiare i fiori – spiega Antonella – e mi sono accorta che la foto, seppur sbiadita dal tempo, appariva strappata. Sembra un gesto intenzionale, non credo possano essere stati pioggia o vento, e del resto non sono stati pochi gli episodi che mi hanno testimoniato come ci sia una parte di città che preferirebbe dimenticare». La foto strappata sarà presto sostituita, ma Antonella non cede di un passo: da anni, anche con l’associazione da lei voluta – Federico nel Cuore – porta avanti una battaglia durissima per denunciare «ogni forma di violenza e negazione che colpisce i bambini e le donne. Quello che più ferisce è il fatto che non si è capaci di fare la cosa più semplice, ascoltare i bambini, le loro paure, le loro ansie»

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