San Donato, il prefetto risponde all’appello di Massera sul cavalcavia della tragedia

Il 12 maggio aveva perso la vita il 48enne Andrea Deni, precipitato sui binari sottostanti

La messa in sicurezza della rampa di accesso al cavalcavia autostradale dovrà essere garantita in tempi rapidi. Dopo l’esposto di Guido Massera, presidente del circolo Almirante di Fratelli d’Italia San Donato al prefetto di Milano, il capo di gabinetto prefettizio Alessandra Tripodi ha dato risposta assicurando immediati approfondimenti dello stato dell’arte della strada: «In relazione alla problematica di cui in oggetto, si assicura il tempestivo approfondimento della vicenda presso i soggetti istituzionali preposti». E gli interventi, effettivamente, sono stati eseguiti inibendo l’accesso dalla rampa dove, il 12 maggio scorso aveva perso la vita Andrea Deni, artigiano 48enne di Lodi Vecchio, che con la sua auto è precipitato dal cavalcavia del raccordo dell’A1 finendo sopra i binari ferroviari dell’alta velocità. Eppure ad oggi, a detta del presidente del circolo di Fratelli d’Italia Massera, non sono ancora stati posti in essere degli interventi risolutivi che sono previsti invece nel 2022, con una spesa di 800mila euro, quando saranno rinforzate le protezioni sul cavalcavia in questione e su quello di via Parri.

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