SALUTE La West Nile tocca anche il nostro territorio

Anche in provincia di Lodi sono state catturate dall’Ats zanzare positive al virus

Per la seconda settimana consecutiva anche in provincia di Lodi sono state catturate dall’Ats zanzare positive al virus della West Nile Disease. Un’avanzata che settimana scorsa non toccava il Milanese, mentre nel bollettino dell’Istituto superiore di sanità del 20 luglio è arrivata anche lì, e che da quando è cominciata la sorveglianza a maggio, con il bollettino del 21 giugno, il dilagare del virus era cominciato dalla provincia di Vicenza, in Veneto, con la cattura del primo “pool” di zanzare positive. La mappa del virus nelle zanzare si è poi estesa, come da copione che si ripete ormai ogni anno, a inizio luglio anche nelle province di Rovigo, Venezia, Reggio Emilia, Piacenza, Parma), Mantova, Verona e Nuoro. Ogni Ats, attraverso specialisti, posiziona speciali trappole che catturano gli insetti, che quindi vengono macinati e sottoposti all’estrazione del materiale genetico per individuare i due ceppi attualmente predominanti di questo virus scoperto per la prima volta in Uganda nel 1937 e arrivato in Europa nel 1958. Il sistema di segnalazione del ministero della Salute raccoglie inoltre le positività per il virus rilevate nei donatori di sangue, emoderivati e di organi, tessuti e cellule, e settimana scorsa ci sono stati i primi due donatori positivi in Lombardia. Dall’Ats Metropolitana escludono che appartenessero a residenti del Lodigiano o del Milanese. Il ciclo del virus vede le zanzare, secondo gli esperti non le “tigre”, nere a righe bianche, ma le nostrane “culex”, come vettori dell’infezione tra gli uccelli, con la capacità però di trasmetterla sia ai cavali sia alle persone.

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