S. Rocco piange il suo storico sindaco

A San Rocco al Porto era una vera istituzione, noto a tutti per la sua lealtà e le buone maniere. All’età di 91 anni mercoledì mattina se ne è andato Bruno Braghi, storico sindaco dal 1980 al 1995, ex partigiano e presidente della Combattenti e Reduci. Funzionario dell’Enel da anni in pensione, vedovo e padre di Milena, Adriana e Mario, l’anziano ha attraversato un secolo schierandosi sempre in prima linea, distinguendosi negli anni della Resistenza e poi partecipando da sindaco in maniera attiva alla vita di San Rocco al Porto. A lui si deve l’insediamento del supermercato Auchan sul territorio, una scelta che assunse superando le diffidenze di chi temeva la forza commerciale del marchio francese, uno dei primi colossi a vedere la nascita nel Basso lodigiano. E poi fu protagonista della stagione calda del Piano Cave che ancora divide in paese. Quello che di lui resta è però la rettitudine, ben riassunta nell’annuncio funebre della sua morte che tappezza le strade sanrocchine: «Persona buona, uomo delle istituzioni, politico vero che amava la gente e amava amministrare per il bene comune. Nell’impegno politico, sindacale, amministrativo, associativo, sempre condotto in modo volontario, ha lasciato segni importanti: moralità, concretezza, cultura di governo». Parole che il parroco don Luca Campia commenta così: «Non c’è modo migliore per ricordare il signor Braghi - dice -. Era una persona retta, seria, un cristiano convinto. Veniva sempre a messa e faceva tutti i giorni il giro al cimitero per andare a trovare la moglie. E’ una grave perdita, per l’esempio che ha rappresentato». «Era un vero galantuomo, cresciuto in una famiglia profondamente cattolica», sottolinea Ferruccio Pallavera, direttore del Cittadino. L’attuale primo cittadino Giuseppe Ravera fu assessore quando Braghi era sindaco e del 91enne rammenta un lato sconosciuto ai più: «Aveva la lealtà e la correttezza vecchio stampo di un uomo delle istituzioni. E poi era uno tosto, che sapeva raggiungere gli obiettivi che si prefiggeva. Un uomo sempre attivo, impegnato e appassionato di sport. Ha fatto per lunghi anni l’arbitro di calcio». Un interista convinto, e «guai a nominargli il Milan». I suoi funerali saranno celebrati dal parroco don Luca Campia sabato mattina alle 11 nella parrocchiale di San Rocco al Porto. Troverà riposo nella tomba di famiglia al cimitero cittadino.

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