S. Donato: ultimo duello Checchi-Zampieri

Andrea Checchi e Marco Zampieri chiudono la loro volata verso domenica con qualche scintilla nel confronto pubblico organizzato martedì sera dall’Unione del commercio in una sala consiliare strapiena, con gente in piedi. Zampieri, uomo di Pdl e due liste civiche, promette di ribassare l’Imu ai commercianti e applicare l’aliquota minima a tutti gli altri proprietari di casa. Checchi lo incalza chiedendogli perché una maggioranza, di cui Zampieri è assessore uscente, prima fa le tasse e poi decide di disfarle. Checchi annuncia interventi sulle videocamere in giro per le strade e l’illuminazione pubblica, e Zampieri gli domanda che senso ha sbandierare nei programmi «cose che si son fatte già, visto che le telecamere funzionano e l’appalto illuminazione pubblica, uno dei migliori d’Italia, è stato assegnato da mesi». Il confronto, moderato dal presidente Ascom Melegnano Guido Scotti e dalla giornalista de «Il Giorno» Patrizia Tossi, si mantiene comunque in una contesa fra gentiluomini, riconosciuta dagli stessi sfidanti e con una battuta dallo stesso Scotti: «visto che sono bravi tutti e due, ne teniamo uno come sindaco e l’altro vice».

Un solo passaggio genera turbolenza ed è quando Checchi, portacolori di Pd, Sel e Verdi, Noi per la Città e Italia dei Valori, si alza in piedi e tuona contro gli «attacchi» esibiti su Facebook (un social network, peraltro, non un programma elettorale, nda) su presunte intenzioni del centrosinistra di tagliare gambe e finanziamenti alla scuola Maria Ausiliatrice di via Sergnano se vincono Pd e sostenitori: «una cosa indegna, una speculazione infondata che danneggia prima di tutto la scuola», scandisce il candidato in testa col 43 per cento al primo turno, mentre le opposte “tifoserie” in questa come in altre occasioni mostrano di approvare o disapprovare con applausi e commenti. San Donato Milanese, 34mila abitanti, 24.500 aventi diritto al voto, 15.420 schede effettivamente depositate nell’urna il 6 e 7 maggio (63 per cento di affluenza, il più basso valore di sempre), si avvia a scegliere il suo primo cittadino con Checchi avanti al 43 per cento e Zampieri col 29 circa. Una forbice che ha stupito alcuni per l’ampiezza, mentre altri si stupiscono di tale stupore. In ogni caso, lunedì si saprà chi è il sindaco. Martedì sera i due candidati, entrambi 47enni e residenti a San Giuliano, hanno giocato le loro carte per convincere l’elettorato a dare l’ultima spinta per aiutarli a salire nell’ufficio del sindaco. Il problema è che dato l’oceano di astensioni, inquieta la prospettiva di cingere la fascia tricolore votati dalla «metà della metà». Ecco allora in apertura una certa concordanza nell’invitare a votare comunque, a non tirarsi indietro: «Io sono stato quasi insultato girando per i mercati», dice Checchi, «e ho sempre pazientemente ribadito che i partiti e i politici non sono tutti uguali e c’è ancora qualcuno che vi ascolta». Zampieri: «Sono tempi difficili e proprio per questo è necessario votare. Quando la crisi obbliga l’amministratore a scelte dure, e proprio per questo fondamentali, è vitale che abbia il consenso». Poi, con la discussione, arrivano i punti forti dei rispettivi programmi. Sulle tasse locali, Zampieri si lancia appunto nell’impegno a ridurre l’Imu per gli esercenti commercianti e a tenerla al minimo per tutti gli altri. Checchi annota che il 4,5 per mille di Imu «non è così sicuro nel preventivo 2012, che va letto bene, e poi resta la domanda sulle aliquote prima fatte e poi corrette». Sulla sicurezza civica Zampieri è apparso più propenso ad affidarsi alle forze dell’ordine, ai pattugliamenti e alle videocamere («che funzionano»), mentre Checchi afferma: «Voglio che l’edicolante sia il primo segnalatore dei rischi». Ma le priorità, alla fine, quali sono? Magari non nei cento giorni famosi, che ormai bastano ad aprire i cassetti o poco più, ma diciamo duecento? Checchi: «Revisione delle rette scolastiche dei nidi; consiglio comunale in diretta streaming e subito uno studio su una mobilità urbana sostenibile e ciclopedonale». Zampieri: «Giunta itinerante; subito la questione casa, sondando tutte le possibilità di avere abitazioni a prezzi accessibili; subito una strada chiara sul parco ex Snam».

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