S. Colombano, allarme “bollette pazze”

Doppie fatturazioni, bollette di storno per importi mai pagati, successive richieste di pagamento di cui il numero verde nulla sa: è caos per le “bollette pazze” arrivate a San Colombano da parte di Enel Gas. A denunciare il caso è Pietro Lunghi, storico volto dello sportello Acli banino, ma diverse famiglie avrebbero ricevuto bollette multiple negli ultimi 30 giorni e ora il timore è che il “pasticcio” non sia un caso isolato.

«Tra la fine di novembre e la fine di dicembre mi sono arrivate più bollette da parte di Enel Energia per il pagamento del metano, ma ancora oggi non ho capito che cosa sia effettivamente da pagare e che cosa no, pure con l’aiuto del numero verde dell’azienda - dice Pietro Lunghi -. Così mi immagino quegli anziani che si ritrovano a dover fare i conti con questa situazione e non sanno da che parte voltarsi, e magari pagano qualcosa che non dovrebbero».

A fine novembre a Pietro Lunghi arrivano due bollette di storno, cioè due bollette con il segno meno davanti l’importo, un credito verso Enel Energia. Chiamato il call center Enel Energia per capire il da farsi arriva la prima anomalia. «L’operatore mi ha suggerito di attendere l’arrivo della nuova bolletta e poi di pagare soltanto la differenza utilizzando un bollettino in bianco e il numero di conto corrente che mi ha dato lui - spiega Lunghi -. Va bene la fiducia, ma io dovrei non pagare per intero una bolletta emessa. E per di più chi mi dice che quel numero di conto è davvero di Enel? Insomma, una soluzione pasticciata».

A cui si aggiunge un ulteriore pasticcio dopo un paio di settimane, quando arriva una nuova bolletta di pagamento dello stesso importo di una delle due bollette di storno. E alla richiesta di cosa fare al call center, la risposta è disarmante: «L’operatore mi ha semplicemente detto che quella bolletta di pagamento, un conguaglio su una bolletta di settembre, a loro non risultava emessa: e questa che cosa sarebbe dunque?», dice sventolando la bolletta che non dovrebbe esistere. Un bel “pasticcio”, insomma, che non sarebbe limitato al caso di Lunghi, ma avrebbe toccato altre famiglie. «Non so se altri hanno avuto gli stessi problemi, so per certo che in diversi mi hanno detto di avere ricevuto doppie fatturazioni, e qualche anziano si lamentava di non capire a cosa facessero riferimento le varie bollette - continua Lunghi -. Si tratta di poche decine di euro e un anziano magari finisce con il pagare una bolletta per cui è stato già emesso uno storno. Sportelli a cui chiedere informazioni non ce ne sono e al numero verde le indicazioni non sono chiare, come ho raccontato. Avevo chiesto all’amministrazione comunale di interessarsi e magari fare una serata pubblica sul tema, ma mi è stato risposto che facevo prima a cambiare operatore. Spero solo che il “pasticcio” sia limitato ai pochi casi in cui mi sono imbattuto io, ma non è corretto che con quanto si spende per il gas si abbia un servizio tanto approssimativo».

Andrea Bagatta

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