S. Angelo, stangata con la Tares

I bollettini sono stati inviati nelle case dei santangiolini in questi giorni. Sono la prima “avvisaglia” della nuova Tares, che prende il posto della vecchia tassa rifiuti e che mette paura a molti cittadini. Il rischio, previsioni alla mano, è quello di pagare molto di più rispetto alla vecchia Tarsu. La Tares, ideata dal governo Berlusconi nell’ambito dei provvedimenti per il federalismo fiscale e successivamente confermata dal governo Monti nelle disposizioni “Salva Italia”, prevede la copertura del cento per cento del costo di raccolta e smaltimento rifiuti. In più prevede il pagamento dei servizi indivisbili, ad esempio l’illuminazione, la manutenzione e la sicurezza stradale. Per questo è prevista una maggiorazione di 30 centesimi a metro quadro, che in linea teorica può arrivare fino a 40 centesimi, visto che i comuni hanno la possibilità di introdurre un’ulteriore maggiorazione di 10 centesimi.

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