Rogge inquinate nella Bassa, un denunciato e analisi Arpa

I liquami nella roggia Molina a Camairago provocano una moria di pesci, nel colatore Birga sono finiti idrocarburi

Inquinamento di rogge e colatori, la polizia provinciale scova i trasgressori. Una sanzione è già stata comminata, mentre per la seconda si attendono gli esiti delle analisi da parte di Arpa per avere la certezza del responsabile. L’attività di indagine risale agli ultimi giorni. A essere già giunta a un punto finale è quella di Camairago, e che risale alla giornata di ieri. A seguito di una segnalazione di pesci morti nella roggia Molina, che alcuni cittadini avevano poi già fotografato anche nella giornata di martedì, gli agenti della polizia provinciale sono intervenuti sul posto accertando la moria della fauna ittica. Da qui quindi hanno iniziato a risalire il corso d’acqua. A poche centinaia di metri la scoperta di un fosso irriguo colmo di liquami. E in quel momento, a monte dello stesso, gli agenti hanno trovato un trattore munito di botte che stava pescando i liquami che ruscellavano da un campo che era stato sottoposto il 6 febbraio, giorno in cui l’attività era consentita, a spandimento degli stessi. A creare però la moria di pesci lo stesso liquame che, con i giorni di pioggia intervallatisi tra il 6 e martedì, è quindi finito nel fosso andando di conseguenza a inquinare la roggia Molina. I proprietari dei terreni hanno arginato spontaneamente nella giornata di ieri il fosso colmo, asportando i liquami per poi stoccarli in un vascone di cemento. Nel pomeriggio di ieri poi sono stati recuperati anche i pesci trovati morti, una decina di chilogrammi in tutto, tra carpe e scardole. All’agricoltore è stata quindi contestata la violazione del decreto legislativo 152/06, a cui si aggiunge la segnalazione alla procura della Repubblica e sanzione di 2.500 euro. Si attendono come detto invece gli esiti dei campionamenti effettuati da Arpa per punire il responsabile dello sversamento di idrocarburi nel colatore Birga in quel di Brembio. In questo caso invece l’intervento riguarda l’inizio della settimana, quando è stato segnalato lo stato del piccolo corso d’acqua inquinato da parte di ignoti. Anche qui sono stati dei cittadini ad accorgersi di quanto accaduto, contattando subito le autorità affinché intervenissero.

«Due casi d’inquinamento su cui immediatamente ci siamo attivati – commenta il comandante Fabio Sebastiano Germanà Ballarino -. A Castelgerundo abbiamo già individuato il colpevole, a Brembio attendiamo gli esiti. Il messaggio però penso sia chiaro, l’attenzione è tanta e siamo sempre pronti ad intervenire».

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