Rissa al presidio all’Af Logistics

Il litigio nella notte ai cancelli, 5 lavoratori in ospedale

Si trasforma in rissa il blocco dei cancelli alla logistica di Massalengo. Dopo il presidio organizzato dai Cobas, è scoppiato un duro scontro tra lavoratori. Sono dovute intervenire le forze dell’ordine per calmare gli animi. E il “118” ha inviato sul posto alcune ambulanze per raccogliere i feriti. Il bilancio è stato purtroppo pesante. Alla questura risultano 5 contusi, che sono stati trasportati all’ospedale. Alcuni hanno anche ricevuto 7 giorni di prognosi, dopo le percosse subite.

L’episodio è successo martedì sera, dopo le 23. Verso le 20.30 il sindacato intercategoriale Cobas ha proclamato uno sciopero a sorpresa: qualche decina di lavoratori si sono messi davanti agli ingressi della Af Logistics e hanno impedito ai mezzi pesanti di circolare, così da generare una lunga coda fuori dai capannoni.

«La nostra era una mobilitazione pacifica - dichiara Fulvio Di Giorgio, delegato Cobas - poi siamo stati aggrediti da altri lavoratori. Sono stati lanciati degli oggetti. Qualcuno ha cominciato ad alzare le mani. E siamo stati costretti a chiamare i soccorsi, perché ci sono state persone che sono state malmenate». Lo stesso Di Giorgio ha riferito di essere andato al pronto soccorso per farsi medicare, dopo i colpi che ha ricevuto. Il blitz dei sindacati di base è scattato per denunciare una cooperativa, colpevole a loro parere, di aver sospeso per tre giorni un lavoratore. «Lo sciopero era contro il continuo rimandare nel tempo la messa in regola dell’attività lavorativa dei soci di cooperativa, delle persistenti erronee buste paga, e le insufficienti e gravi inadempienze in merito alle norme di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro», sottolineano in un comunicato i Cobas. Sul posto sono quindi arrivati martedì sera i carabinieri, gli agenti della Digos della questura, della Guardia di finanza. Un grande spiegamento di forze per riportare la situazione alla normalità. Per la questura si è trattato di «un presidio non autorizzato».

Ieri è intervenuta anche l’azienda Af Logistics, che ha fatto alcune precisazioni sull’accaduto. «Le rivendicazioni sostenute dai lavoratori iscritti ai Cobas riguardano le relazioni lavorative tra i soci della società cooperativa Freccia e il sindacato, si riferiscono ad una contestazione disciplinare nei confronti di un socio per comportamenti non consoni al luogo di lavoro - spiega in una nota la ditta di logistica -. AF in veste di committente si ritiene estranea ai fatti, comunque vengono effettuati tutti i controlli previsti dalla legge nei confronti della società Freccia e da tali verifiche non risultano inadempienze. In egual misura AF Logistics rispetta le norme di sicurezza sul lavoro e pretende altrettanto dalle cooperative a cui appalta il servizio». Per la logistica di Massalengo, «a questa forma di selvaggia protesta che ha bloccato in maniera illegale i cancelli hanno partecipato meno di 20 lavoratori a cui si aggiungevano persone estranee all’azienda. I 150 lavoratori all’interno del deposito si sono totalmente dissociati da tale iniziativa».

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